Nelle stesse ore, quasi 40 civili uccisi, tra i quali sette bambini, rappresentano il bilancio dei raid dell’aviazione siriana su due villaggi del nord controllati dall’Isis. A fornire le cifre è l’osservatorio siriano per i diritti umani, Ondus, basato a Londra. L’Ong precisa anche che tra le decine di feriti “molti sono in gravi condizioni”.
Soltanto alcune settimane fa il ministero dell’Interno iracheno aveva confermato che il ‘califfo’ dello Stato Islamico, Abu Bakr al Baghdadi, era rimasto ferito in un raid aereo nel quale diversi altri leader dell’Is erano rimasti uccisi. Secondo il ministero, il leader jihadista era stato trasferito in Siria in una regione sotto il controllo dei suoi miliziani per essere curato. Tanto gli iracheni quanto americani in quell’occasione avevano rivendicato l’intervento che aveva coinvolto al Baghdadi. Secondo la ricostruzionie fatta dal Ministro dell’interno, il raid sarebbe stato condotto da aerei dell’esercito iracheno e diretto contro una scuola della località di Saada dove Al Baghdadi e altri dirigenti dell’Isis avevano tenuto un incontro con un altro “gruppo terrorista” che aveva deciso di stringere alleanza con lo Stato islamico. Nel bombardamento, uccisi o feriti anche 40 miliziani.