Grillo ritorna in scena Parte il duello con Salvini

Grillo ritorna in scena Parte il duello con Salvini

Loading

ROMA Arriva a Roma senza preavviso e non lascia trapelare un briciolo di stanchezza. Anzi. Beppe Grillo appare più grintoso e brillante che mai. Convoca una conferenza stampa al Senato e ne ha per tutti, ma più di tutti per Matteo Salvini, leader della Lega in costante ascesa. Che non incassa affatto in silenzio, ma replica a suon di bordate.
E alla fine è un bel duello a distanza quello che si è consumato ieri fra Grillo e Salvini, tutti e due in trasferta a Roma, e chissà se è un caso che il leader della Lega abbia convocato una conferenza in contemporanea a quella di Grillo, alla stampa estera.
Dal Senato Grillo avverte Salvini. «Il piano B è il Movimento 5 Stelle, non la Lega. Salvini è stato messo lì per togliere noi dal confronto dialettico, fa parte dell’establishment». Il leader del Carroccio replica attaccando il referendum sull’euro di Grillo: «È una presa in giro, una perdita di tempo. È un referendum consultivo che la Costituzione non prevede. Ha tempi lunghi ed efficacia zero. Piuttosto facciamo un sondaggio».
Grillo quel referendum lo aveva difeso a spada tratta: «Con questo referendum puntiamo a un risultato storico».
Ma i duellanti non si fermano qui. Il leader del M5S alza il tiro puntando contro il Colle, e anche contro il Pd, mettendone in dubbio il risultato storico: «Davvero siamo sicuri che le elezioni europee non siano state truccate?». E dall’altra parte Salvini rilancia: «Non credo che faremo la fine di Grillo, perché noi abbiamo un progetto per l’Italia, e per la Ue mentre il Movimento 5 Stelle, che pure ha preso tanti voti, non ha ancora capito che progetto ha». La stoccata di Grillo non tarda: «La Lega è stata otto anni al governo, hanno rubato anche loro». Il leader del M5S è incontenibile, quasi volesse mettere a tacere con i fatti i problemi dentro al suo partito…
I dissidi dentro al Movimento Cinquestelle Beppe Grillo li liquida con una battuta: «Contrasti fra correnti nel movimento? Noi non abbiamo correnti, tutt’al più abbiamo spifferi». E liquida con una spallata anche le illazioni sul potere di un direttorio all’interno del partito: «Per me i ragazzi sono tutti uguali».
Beppe Grillo ne ha anche, come al solito, per i giornalisti e si lancia in una profezia sulla grande inchiesta di Mafia Capitale. Non ha dubbi il leader pentastellato: «A Roma succedono cose che si sapevano da anni, ma finirà come sempre, senza nessun vero colpevole. Noi siamo un partito fuori da queste dinamiche e snobbarci è profondamente sbagliato. C’è una telefonata di Buzzi che parla con Carminati e che dice: “Il problema è che non ci stiamo più. Grillo è riuscito a distruggere il Pd”. Si capisce che noi siamo integri, gli altri si sono spartiti tutto».
Dopo le bordate, il tono di Beppe Grillo si fa conciliante, possibilista, addirittura. Succede quando qualcuno gli fa una domanda sul prossimo candidato al Quirinale: come si comporterà il Movimento?
Il leader del M5S conferma che anche questa volta verranno fatte le «Quirinarie» online, ma non mette paletti. Anzi, apre ad altre possibilità. Dice, infatti: «Se si fa un nome, da destra o da sinistra, di una persona perbene e considerevole, non avremo nessun problema a votarla. Ma deve essere una persona al di fuori di questo pantano».
Alessandra Arachi


Related Articles

Doppio disonore

Loading

Forse la vergogna, più probabilmente lo stop del Quirinale, hanno portato Berlusconi a ritirare in tutta fretta la norma salva-Fininvest che aveva infilato di soppiatto nella manovra, aggirando il Tesoro e lo stesso Consiglio dei ministri.

Jobs Act, il più costoso flop di Renzi ha sbancato il bilancio statale

Loading

Gli effetti degli incentivi a pioggia e la droga dei bonus di Renzi. Il “FlopsAct” può costare tra i 14 e i 22 miliardi e produrrà occupazione precaria e a termine. Il costo per ogni nuovo occupato può arrivare anche a 50 mila euro a testa. Uno studio di Marta Fana e Michele Raitano su «Etica ed Economia»

La linea dura del Viminale Interventi solo in casi gravi e nuovo via libera a Triton

Loading

le difficoltà di reperire alloggi per gli stranieri che, di fronte a un peggiorare della situazione, potrebbero costringere il Viminale ad individuare nuove caserme da destinare all’assistenza dei profughi

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment