Oltre mille sfollati per la piena del Po Metrò fermo a Milano
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La tregua dopo il diluvio. Il maltempo che si sposta al Centro e al Sud. Una città, Milano, che ieri ha dovuto fare ancora i conti con trasporti a singhiozzo. Regioni come Piemonte e Liguria in pieno allarme. E un fiume, il Po, che fa paura. Tanto da aver fatto lasciare casa a 1.122 persone. Sfollate in attesa dell’ondata di piena. Per sicurezza c’è chi prova ad affidarsi anche a Dio, come don Evandro Gherardi, parroco di Brescello che oggi guiderà una processione con il «Cristo parlante», la statua di legno — la stessa — che compare in uno dei film di Don Camillo e Peppone.
La maggior parte degli evacuati dalle aree golenali del Po è stata ospitata da parenti e amici, altri sono stati alloggiati negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione dai Comuni. Il fiume è sorvegliato speciale anche nelle province di Cremona e Mantova. In quest’ultima l’ordine di evacuazione ha riguardato 500 persone (in 24 centri abitati).
La situazione resta difficile in Liguria, in particolare nel Tigullio e nel Levante. Anche ieri si sono verificate frane, allagamenti, frazioni isolate e persone che hanno dovuto lasciare l’abitazione. Mentre si cercano ancora le 70 bare del cimitero di Bolzaneto trascinate via dall’esondazione nel torrente Polcevera. Così come Luciano Balestrero, disperso da sabato. A Genova (dove in serata sono crollati due muraglioni) e dintorni il bilancio è di 320 persone isolate e 147 famiglie sfollate. In tutta la regione fino a ieri sera si contavano 300 strade interrotte.
In Piemonte continua l’emergenza anche nell’Alessandrino. Alcuni quartieri sono invasi da acqua e fango: in tutta la provincia gli sfollati sono circa 200. Tra Novi e Ovada diversi Comuni non hanno l’acqua potabile. Livelli record per il lago Maggiore, mentre resta chiuso l’ospedale di Omegna allagato dalle acque del lago d’Orta. Ancora una cinquantina le persone isolate in Valsesia. A Milano è stata un’altra giornata delicata per chi ha dovuto viaggiare sulla linea 2 della metropolitana: l’innalzamento della falda ha interrotto il tratto tra le stazioni di Garibaldi e Centrale. A Venezia è prevista l’acqua alta a 110 centimetri. Disagi e allagamenti ieri anche in Toscana tra Firenze e Prato. Da oggi però al Nord torna il sole. Andrà peggio al Centro, dove sono previsti rovesci sparsi, e al Sud con precipitazioni anche intense tra Campania e Calabria.
La maggior parte degli evacuati dalle aree golenali del Po è stata ospitata da parenti e amici, altri sono stati alloggiati negli alberghi e nelle strutture messe a disposizione dai Comuni. Il fiume è sorvegliato speciale anche nelle province di Cremona e Mantova. In quest’ultima l’ordine di evacuazione ha riguardato 500 persone (in 24 centri abitati).
La situazione resta difficile in Liguria, in particolare nel Tigullio e nel Levante. Anche ieri si sono verificate frane, allagamenti, frazioni isolate e persone che hanno dovuto lasciare l’abitazione. Mentre si cercano ancora le 70 bare del cimitero di Bolzaneto trascinate via dall’esondazione nel torrente Polcevera. Così come Luciano Balestrero, disperso da sabato. A Genova (dove in serata sono crollati due muraglioni) e dintorni il bilancio è di 320 persone isolate e 147 famiglie sfollate. In tutta la regione fino a ieri sera si contavano 300 strade interrotte.
In Piemonte continua l’emergenza anche nell’Alessandrino. Alcuni quartieri sono invasi da acqua e fango: in tutta la provincia gli sfollati sono circa 200. Tra Novi e Ovada diversi Comuni non hanno l’acqua potabile. Livelli record per il lago Maggiore, mentre resta chiuso l’ospedale di Omegna allagato dalle acque del lago d’Orta. Ancora una cinquantina le persone isolate in Valsesia. A Milano è stata un’altra giornata delicata per chi ha dovuto viaggiare sulla linea 2 della metropolitana: l’innalzamento della falda ha interrotto il tratto tra le stazioni di Garibaldi e Centrale. A Venezia è prevista l’acqua alta a 110 centimetri. Disagi e allagamenti ieri anche in Toscana tra Firenze e Prato. Da oggi però al Nord torna il sole. Andrà peggio al Centro, dove sono previsti rovesci sparsi, e al Sud con precipitazioni anche intense tra Campania e Calabria.
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