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Alcune delle persone uccise, scrive Associated Press[4], erano funzionari pubblici diretti a Nairobi per le vacanze natalizie. L’attacco di oggi in territorio kenyano è l’ultimo di una lunga serie di attentati compiuti dai miliziani di al-Shabaab dall’ottobre del 2011, cioè da quando i soldati del Kenya sono intervenuti in Somalia per fermare l’avanzata di al Shabaab. L’attacco più violento è stato compiuto nel settembre 2013, quando alcuni miliziani del gruppo hanno assaltato[5] il centro commerciale Westgate a Nairobi, uccidendo 67 persone. Negli ultimi mesi al-Shabaab ha invece attaccato diverse zone costiere[6] del Kenya, uccidendo in totale 90 persone.
Il ministro degli Interni del Kenya ha sostenuto su Twitter che durante un’azione di rappresaglia dell’esercito contro al-Shabaab compiuta dall’esercito il campo da cui sono partiti gli attentatori è stato distrutto e diversi miliziani uccisi.
Al-Shabaab, che in arabo significa “la gioventù”, è un gruppo formato da estremisti islamici[7] che si è sviluppato dall’Unione delle Corti Islamiche in Somalia, una rete di gruppi islamici che all’inizio del 2006 prese il controllo di Mogadiscio, la capitale somala. Fino a due anni fa al-Shabaab era in controllo di buona parte del territorio somalo e compiva attacchi piuttosto frequenti anche in Kenya: dopo essere stata attaccata dall’esercito somalo e da un contingente di forze regionali – tra cui soldati keniani – i membri di al-Shabaab hanno abbandonato Mogadiscio e diverse altre città del sud del paese, tra cui l’importante porto di Chismaio, e si sono concentrate nelle zone rurali del nord del paese. Nel 2012 l’organizzazione ha annunciato di essersi affiliata con al-Qaida.