Alcune delle persone uccise, scrive Associated Press, erano funzionari pubblici diretti a Nairobi per le vacanze natalizie. L’attacco di oggi in territorio kenyano è l’ultimo di una lunga serie di attentati compiuti dai miliziani di al-Shabaab dall’ottobre del 2011, cioè da quando i soldati del Kenya sono intervenuti in Somalia per fermare l’avanzata di al Shabaab. L’attacco più violento è stato compiuto nel settembre 2013, quando alcuni miliziani del gruppo hanno assaltato il centro commerciale Westgate a Nairobi, uccidendo 67 persone. Negli ultimi mesi al-Shabaab ha invece attaccato diverse zone costiere del Kenya, uccidendo in totale 90 persone.
Il ministro degli Interni del Kenya ha sostenuto su Twitter che durante un’azione di rappresaglia dell’esercito contro al-Shabaab compiuta dall’esercito il campo da cui sono partiti gli attentatori è stato distrutto e diversi miliziani uccisi.
Al-Shabaab, che in arabo significa “la gioventù”, è un gruppo formato da estremisti islamici che si è sviluppato dall’Unione delle Corti Islamiche in Somalia, una rete di gruppi islamici che all’inizio del 2006 prese il controllo di Mogadiscio, la capitale somala. Fino a due anni fa al-Shabaab era in controllo di buona parte del territorio somalo e compiva attacchi piuttosto frequenti anche in Kenya: dopo essere stata attaccata dall’esercito somalo e da un contingente di forze regionali – tra cui soldati keniani – i membri di al-Shabaab hanno abbandonato Mogadiscio e diverse altre città del sud del paese, tra cui l’importante porto di Chismaio, e si sono concentrate nelle zone rurali del nord del paese. Nel 2012 l’organizzazione ha annunciato di essersi affiliata con al-Qaida.