Frane e laghi al collasso, due morti

by redazione | 13 Novembre 2014 8:02

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Due vittime. Decine di sfollati. Frane, allagamenti, esondazioni di fiumi e laghi, trombe d’aria in mezza Italia. Ferrovie a singhiozzo, strade interrotte e scuole chiuse in diverse province. Un Nord flagellato dal maltempo. E un Sud che si prepara oggi a una giornata ancora più complicata di ieri. Per la seconda settimana consecutiva l’Italia deve fare i conti con una perturbazione atlantica e danni per decine di milioni di euro.
Un mercoledì difficilissimo per il Piemonte dove si sono registrati diversi smottamenti. Proprio qui viveva Brunello Canuto Rosa, 68 anni, una delle due vittime. L’uomo era stato chiamato dall’amico Marco Fava per controllare la collina dietro casa a Crevacuore, in provincia di Biella, quando una porzione del costone è venuta giù travolgendo entrambi: per Canuto Rosa non c’è stato nulla da fare, mentre Fava, 59 anni, è stato ricoverato per lo schiacciamento della cassa toracica.
Il secondo morto di ieri è annegato nel lago Maggiore a Ispra (Varese): il 70enne, residente a Bodio Lomnago, sempre nel Varesotto, è caduto in acqua mentre con un canotto a remi stava andando a recuperare la sua barca che rischiava di rompere gli ormeggi nel porticciolo del paese.
Il lago Maggiore è cresciuto ieri al ritmo di tre centimetri all’ora fino a toccare nella notte la piena del 2002. Sono esondati i laghi d’Orta e di Como, mentre il fiume Po resta un sorvegliato speciale. A Milano e provincia sono straripati il Seveso e il Lambro: «Non mettetevi in viaggio se non strettamente necessario e state lontani dai corsi d’acqua», ha detto Simona Bordonali, assessore lombardo alla Protezione civile.
Altro giorno intenso per la Liguria e soprattutto per Leivi (da molte ore senza corrente elettrica e acqua potabile) dove martedì hanno perso la vita i coniugi Carlo Arminise, 73 anni, e Franca Iaccino, 69. L’area dove si trovava la loro casa è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. La Procura di Genova indaga anche per il reato di frana colposa (per ora a carico di ignoti). La decisione ha fatto infuriare così tanto Vittorio Centanaro, sindaco del paesino, da spingerlo a minacciare le dimissioni. «Bisognerebbe che sapessero cosa stanno facendo — ha detto —. Sequestrando quell’area hanno impedito ai tecnici di salire alle stazioni di sollevamento dei pozzi dell’acqua potabile che servono il Comune».
A Genova sono crollate due case. Nella notte tra martedì e mercoledì l’esondazione del rio Veilino ha provocato allagamenti di strade, scantinati, negozi. Voli in ritardo all’aeroporto dopo che la centralina dell’Enav che controlla l’arrivo degli aerei si è allagata.
Case evacuate anche in provincia di Udine, acqua alta a Venezia e allagamenti nel resto del Veneto. All’Isola d’Elba due persone sono state salvate da un’esondazione dopo il nubifragio che ha colpito la zona. Disagi per gli acquazzoni anche in Campania. In Puglia una tromba d’aria si è abbattuta sulla provincia di Taranto e ha sradicato, secondo la Coldiretti, circa mille ulivi secolari. In Calabria la frana di una settimana fa tiene ancora isolati i comuni reggini di Bova, Africo e Roghudi.
Leonard Berberi
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