by redazione | 16 Ottobre 2014 10:21
Il segno del successo — o meno — del vertice Asem che si apre oggi a Milano sarà da cercare, più che nel comunicato finale, negli occhi di ghiaccio di Vladimir Putin. I leader di cinquanta Paesi di Europa e Asia si incontrano per due giorni: portano in valigia metà del Prodotto lordo mondiale e il 70 per cento del commercio. Ciò nonostante, la rilevanza economica dell’Asia-Europe Meeting potrebbe essere messa in ombra dalle tensioni geopolitiche, in crescita in quest’area che conta il 60 per cento della popolazione del pianeta: soprattutto quelle tra Russia e Ucraina.
La speranza nutrita da chi organizza l’incontro — l’Italia in quanto presidente di turno della Ue — è che si possa registrare e mettere agli atti qualche passo distensivo tra Mosca e Kiev. A parlare a quattr’occhi con Putin ci proveranno tra gli altri Matteo Renzi e Angela Merkel. Soprattutto, venerdì mattina si terrà una riunione informale sulla crisi in Ucraina: vi parteciperanno, oltre al presidente russo e a quello ucraino Petro Poroshenko (che avranno anche un incontro a due), il premier italiano, la cancelliera tedesca, il presidente francese François Hollande, il primo ministro britannico David Cameron e i presidenti uscenti della Commissione Ue e del Consiglio europeo José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy. Che gli occhi di Putin si abbassino è improbabile: si tratterà di vedere se faranno trasparire intenzioni e prossimi passi.
Sempre nella sfera geopolitica, ieri la signora Merkel ha invitato la Cina, le Filippine e il Vietnam a trovare intese sulle dispute territoriali che contrappongono Pechino ai Paesi costieri del Mare Cinese Meridionale, bacino strategico per i commerci in una delle aree a maggiore crescita economica. Non è però il caso di trattenere il respiro: passi avanti su questo versante non sono attesi.
L’altra metà, quella degli affari, del vertice Asem — che ha come tema la Partnership responsabile per la crescita e la sicurezza — ha già avuto un primo momento ieri, che proseguirà stamattina, nell’Asia-Europe Business Forum (ci sarà anche il premier giapponese Shinzo Abe) e continuerà nelle riunioni dei leader. Gran parte del business, soprattutto con il premier cinese Li Keqiang, gli europei lo hanno però già fatto in incontri bilaterali.
Danilo Taino
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