La giornata di mobilitazione europea contro il Ttip

La giornata di mobilitazione europea contro il Ttip

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Oltre mille eventi in 22 paesi, cen­ti­naia di atti­vi­sti nelle piazze delle prin­ci­pali capi­tali, sono l’imponente risul­tato di mobi­li­ta­zione otte­nuto dalla prima Gior­nata di azione euro­pea con­tro Ttip (il trat­tato di libe­ra­liz­za­zione Usa-Ue), Ceta (quello Ue-Canada) e Tisa (il trat­tato di libe­ra­liz­za­zione dei ser­vizi che vede i prin­ci­pali paesi espor­ta­tori, in prima fila Ue e Usa, con­tro gli emer­genti come Cina e India), con­vo­cata per l’11 otto­bre scorso dalle piat­ta­forme nazio­nali con­tro il Ttip.

Cen­ti­naia di orga­niz­za­zioni, sin­da­cati, comi­tati e sem­plici cit­ta­dini hanno mani­fe­stato, sfi­lato, volan­ti­nato, a testi­mo­nianza che lo scon­certo e la con­tra­rietà cre­scono col dif­fon­dersi della con­tro­in­for­ma­zione, nono­stante la segre­tezza dei negoziati.

Da Hel­sinki a Gra­nada, da Brest a Buca­rest, da Bar­cel­lona ad Atene, migliaia di per­sone hanno pro­te­stato con­tro le libe­ra­liz­za­zioni sel­vagge pre­vi­ste da Ttip e omo­lo­ghi. A Lon­dra un lungo stri­scione è stato tirato giù da West­min­ster Bridge, a Parigi lo «squalo» delle pri­va­tiz­za­zioni ha attra­ver­sato le vie del cen­tro seguito da migliaia di atti­vi­sti, gigan­te­sche frecce sono com­parse sulle fac­ciate delle sedi di nume­rose mul­ti­na­zio­nali con l’indicazione «qui si nego­zia in segreto», e ini­zia­tive simili si sono mol­ti­pli­cate a vista d’occhio fino alle ultime ore del giorno. In Ita­lia in oltre 50 città ita­liane sono stati orga­niz­zati pre­sidi, ban­chetti e azioni sim­bo­li­che, come i «fan­ta­smi» del Ttip com­parsi in piazza a Fer­rara e lo stri­scione espo­sto a Napoli a un con­ve­gno orga­niz­zato dall’Università Suor Orsola Benin­casa in cui era ospite José Manuel Bar­roso, pre­si­dente uscente della Com­mis­sione europea.

A Milano mem­bri del par­la­mento euro­peo tra i quali Eleo­nora Forenza, Lola San­chez ed Hel­mut Scholz, il loro capo­gruppo al Gue/Ngl, ma anche par­la­men­tari asia­tici come il grande eco­no­mi­sta filip­pino alter­mon­dia­li­sta Wal­den Bello, oggi eletto nel suo paese, insieme ad un cen­ti­naio di atti­vi­sti, sin­da­ca­li­sti, con­ta­dini e cit­ta­dini che par­te­ci­pa­vano al Forum dei popoli di Asia ed Europa in corso in quei giorni nel capo­luogo lom­bardo hanno dato vita ad un ani­mato flash mob di protesta.

Sul sito della cam­pa­gna stop?-ttip?-ita?lia?.net e sui suoi pro­fili social, dopo la Gior­nata si mol­ti­pli­cano le facce e le sto­rie di chi dice no, con le ade­sioni di asso­cia­zioni, comi­tati e sin­da­cati che hanno supe­rato quota cento men­tre si guarda a Bru­xel­les a dicem­bre, dove il pros­simo appun­ta­mento dei nego­ziati uffi­ciali dovrebbe essere accolto da nuove mobilitazioni.

*Cam­pa­gna Stop Ttip Italia



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