Per la morte di Davide c’è il legale di Cucchi

by redazione | 8 Settembre 2014 9:19

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NAPOLI — I genitori di Davide Bifolco — il diciassettenne ucciso quattro notti fa da un carabiniere dopo un inseguimento al Rione Traiano — hanno dato incarico all’avvocato Fabio Anselmo (che in passato ha assistito anche le famiglie di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi) di svolgere proprie investigazioni da consegnare poi ai magistrati della Procura di Napoli che indagano per omicidio colposo nei confronti del carabiniere che ha sparato.
L’avvocato è stato ieri a Napoli accompagnato da Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano Cucchi, e da una collaboratrice, per raccogliere il primo materiale che stamattina, o al massimo domani, dovrebbe essere depositato in Procura. Anselmo è entrato in possesso della registrazione dell’impianto video a circuito chiuso del centro scommesse distante pochi metri dal punto in cui il diciassettenne è stato ucciso. Le telecamere, però, non inquadrano la strada, quindi si vedono soltanto alcune persone che, attirate dal rumore dello sparo, escono dal locale, ma poi vengono fatte rientrare da un carabiniere, che secondo i legali dei Bifolco apparirebbe in uno stato d’animo «evidentemente alterato». Al Comando provinciale di Napoli (dove si ribadisce «profonda solidarietà» nei confronti dei familiari della giovane vittima) sostengono, però, che quello che appare nel video non sarebbe il carabiniere che ha esploso il colpo di pistola contro Davide Bifolco ma un suo collega. Sempre secondo gli stessi carabinieri, le immagini inquadrerebbero di sfuggita anche Arturo Equabile, il giovane ricercato che, stando alla ricostruzione fatta dai militari dell’Arma, era sullo scooter insieme con Bifolco e un altro giovane (Salvatore Triunfo), e perciò i tre non si sarebbero fermati all’alt della pattuglia del nucleo radiomobile dando quindi il via all’inseguimento conclusosi tragicamente.
Per i carabinieri questo particolare è importante perché l’altro giorno alcune emittenti televisive hanno intervistato un giovane che ha detto di chiamarsi Enzo Ambrosio e ha riferito di essere lui e non Equabile quello che la notte di venerdì scorso riuscì ad allontanarsi a piedi mentre Bifolco veniva ferito a morte e Triunfo bloccato e ammanettato.
In accordo con i genitori del diciassettenne, i legali hanno anche reso pubbliche alcune foto del corpo senza vita di Davide Bifolco, perché dimostrerebbero che il foro che si vede chiaramente sul lato sinistro del torace è il foro di uscita del proiettile, quindi il ragazzo sarebbe stato colpito mentre era di spalle. Tale ricostruzione contrasta con quella ufficiale fornita dai carabinieri e avvalorata dal referto medico dell’ospedale San Paolo (dove il diciassettenne arrivò già cadavere), secondo cui il proiettile sarebbe entrato dalla parte anteriore del torace e uscito dalla zona dell’ascella.
Intanto al Rione Traiano continua il presidio degli abitanti sul luogo dove il ragazzo è stato ucciso. Ieri sera un centinaio di persone ha anche dato vita a un corteo che si è svolto senza incidenti ma ha creato notevoli disagi alla circolazione automobilistica. In serata, poi, è stata organizzata una preghiera.
Oggi, quando il corpo del ragazzo, dopo l’autopsia, sarà riconsegnato alla famiglia, si dovrebbero conoscere data e luogo dei funerali.
F. B.

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