Avanti sulla manutenzione, indietro sulla sicurezza Le cifre del piano edilizia

Avanti sulla manutenzione, indietro sulla sicurezza Le cifre del piano edilizia

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Sono passati più di sei mesi dall’annuncio del Piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio, in cui citava la scuola come «punto di partenza» per rinnovare il Paese. Ora che la campanella del rientro in classe è suonata in tutta Italia, tocca ad alunni e insegnanti verificare quanto è stato fatto per avere quelle #scuolenuove, #scuolebelle e #scuolesicure promesse dal governo. I tre capitoli procedono a velocità disomogenee: mentre i lavori di piccola manutenzione sono in stato di avanzamento, poco o nulla è stato ancora fatto sul fronte della messa in sicurezza, mentre ieri è stata inaugurata la prima e per ora unica scuola nuova.
Per le #scuolebelle, entro la fine del mese sarà concluso il 35% dei lavori previsti per il 2014. Attualmente sono chiusi i cantieri in 1.465 istituti e il totale arriverà a 2.820 entro settembre. Per l’anno in corso erano previsti 7.751 interventi per i quali sono stati stanziati 150 milioni di euro; altri 3o0 milioni copriranno gli oltre 10 mila interventi previsti nel 2015. I 450 milioni complessivi destinati alla «piccola manutenzione» scaturiscono da un accordo per far tornare pienamente operativi i lavoratori delle ditte di pulizie. Possono svolgere lavori di manutenzione ordinaria, rispettando una serie di paletti: come dipingere le pareti fino all’altezza di due metri, senza salire sulle impalcature, o eseguire interventi sull’impianto idrico, ma senza toccare le caldaie.
Per quanto riguarda, invece, #scuolesicure (manutenzione straordinaria, messa in sicurezza, rimozione amianto e adeguamento sismico) su 632 interventi complessivi previsti si è concluso solo il 4,2% dei lavori. «È il capitolo che dovrebbe dare i risultati più importanti — dicono all’Unione delle Province Italiane —. Ma i fondi (deliberati dal Cipe in luglio) sono bloccati perché manca ancora la registrazione alla Corte dei Conti». Dopo i 150 milioni investiti dal Decreto del Fare del governo Letta, il nuovo governo ha stanziato altri 400 milioni di euro che finanzieranno ulteriori 1.639 interventi. Ma per un consuntivo bisognerà aspettare il 2015, visto che il termine per le procedure di assegnazione degli appalti è il 31 dicembre 2014.
Critico il giudizio di Cittadinanzattiva, associazione di consumatori che da dodici anni monitora lo stato di manutenzione delle nostre scuole: «Alla partenza del nuovo anno scolastico — dice l’associazione — le scuole sono ancora poco sicure». Nel rapporto «Sicurezza, qualità, accessibilità a scuola», che verrà presentato giovedì prossimo a Roma, si legge che il 41% delle scuole ha uno stato di manutenzione inadeguato e il 77% degli istituti ha dovuto richiedere un intervento nel corso dell’ultimo anno scolastico, intervento che — nel 15% dei casi — non è mai stato realizzato». «Abnorme» il numero di incidenti denunciati — 766 solo nel 2013 — ma anche la scarsa presenza di strumenti adatti a prevenirli. «Di questo passo — conclude l’associazione — occorrerà almeno un decennio perché l’edilizia scolastica esca dall’emergenza».
Infine, dei 404 nuovi edifici previsti dalla voce #scuolenuove del Piano (con uno stanziamento di 244 milioni in due anni, grazie ai fondi «sbloccati» dal Patto di Stabilità), il primo e unico è stato inaugurato ieri a Ulignano, nel comune di San Gimignano (Siena).
Antonella De Gregorio, Valentina Santarpia



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