by redazione | 1 Agosto 2014 14:19
Dura presa di posizione delle reti pacifiste e per il disarmo, interrogazioni parlamentari di Sel e M5S e una lettera aperta al ministro della Difesa perché sospenda le esercitazioni militari congiunte Italia-Israele che da ieri sono al centro di una polemica che sta montando in diverse parti d’Italia, dove ai presidi per il soccorso a Gaza e contro la guerra nella Striscia si aggiunge ora un capitolo tutto nazionale.
Sono gli effetti di una vicenda — di cui «il manifesto online» ha dato notizia ieri mattina — che ha lasciato di stucco chi ha avuto in mano il «Programma per il secondo semestre 2014», un documento preparato dai vertici militari in cui si dà conto delle attività che si svolgeranno in Sardegna a partire dal 21 di settembre. Quasi nascosto tra mille notizie e informazioni, un capitoletto riguarda le esercitazioni a Capo Frasca, punta occidentale della Sardegna, dove è previsto che piloti israeliani volino con caccia F15 e F16 (gli stessi in azione a Gaza) assieme ad altri aerei d’attacco (Tornado, Amx, Mirage) sia italiani sia di altri Paesi alleati. Non si limiteranno al sorvolo ma sganceranno «artifizi» (come si chiamano in gergo), ossia bombe che vanno dai 6 chili ai 500 kg sino a una tonnellata di peso, stando almeno a quanto è stato sparato nella passata stagione. La notizia ha scatenato prima l’ira degli indipendentisti sardi, che hanno chiesto lumi alla Regione, ma poi è rapidamente circolata tra le reti pacifiste.
Mercoledi pomeriggio — approfittando di un incontro già in agenda al ministero degli Esteri — Rete Italiana Disarmo, Rete della pace, Sbilanciamoci e Tavolo dei corpi civili di pace hanno manifestato al sottosegretario Lapo Pistelli la certezza che simili esercitazioni siano una chiara violazione della Legge 185 perché, spiega Francesco Vignarca di Rid, «lo stesso Netanyahu ha detto che Israele è in guerra». A violare la legge, aggiunge Vignarca, ci sarebbero anche circa 21 milioni di euro di piccoli armamenti acquistati da Israele — la cui destinazione risulta difficile da decifrare — e la vendita di caccia da esercitazione dell’Alenia-Aermacchi. Velivoli che possono benissimo essere impiegati per bombardare. La Rete della Perugia-Assisi ha invece scritto una lettera alla ministro Pinotti, chiedendo alla titolare della Difesa di «annullare immediatamente le esercitazioni militari previste nel mese di settembre in Sardegna» definite «sconvenienti e inopportune».
Sul fronte politico si è mossa Sinistra Ecologia e Libertà depositando una mozione che chiede al governo l’annullamento delle esercitazioni e un’interrogazione al ministro Pinotti in cui si domanda «quali siano gli intendimenti in merito alle esercitazioni in programma con le forze aeree israeliane per il secondo semestre 2014» e se non intenda intervenire «tempestivamente» per annullarle. Il M5S ha diffuso una nota nella quale fa sapere di aver chiesto al governo di sospendere «con effetto immediato le procedure relative alle esercitazioni militari da parte dello Stato d’Israele nei cieli della Sardegna». I parlamentari M5S della Commissione Esteri e Difesa chiedono inoltre all’esecutivo che si proceda per evitare che il Memorandum del 2005, che stabilisce la cooperazione militare tra Roma e Tel Aviv, venga rinnovato nel 2015.
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