Lampi di guerra tra Russia e Ucraina Abbattuto un aereo
MOSCA — Sale la tensione tra Ucraina e Russia dopo che colpi di artiglieria hanno ucciso un uomo nel territorio della Federazione e un aereo ucraino è stato abbattuto da un missile. Mosca ha parlato di una pericolosa escalation e ha minacciato «conseguenze irreversibili» per il vicino, mentre da Kiev sono arrivate accuse di un coinvolgimento diretto di truppe russe. L’aereo da trasporto sarebbe stato colpito da un ordigno partito dal territorio russo, secondo il governo ucraino. Il presidente Petro Poroshenko ha detto che negli ultimi tre giorni le sue truppe sono finite sotto il tiro di razzi di fabbricazione russa. Inoltre Kiev afferma che i russi avrebbero iniziato nuovamente a far affluire truppe al confine.
L’avanzata dell’esercito ucraino verso le roccaforti dei ribelli sta avendo successo e questo inasprisce gli scontri, suscita polemiche e peggiora la situazione dei civili, soprattutto nelle due città di Luhansk e Donetsk. A Luhansk sono in corso combattimenti nella periferia ovest e attorno all’aeroporto di cui le truppe regolari dicono di aver ripreso il pieno controllo. Secondo i ribelli, i bombardamenti aerei avrebbero provocato una trentina di vittime tra i loro. Il Cremlino accusa l’Ucraina di colpire oltre la frontiera. E a Mosca si parla di possibili bombardamenti mirati in territorio ucraino per bloccare i siti dai quali partono i colpi. Ma l’ipotesi è stata smentita seccamente dal portavoce di Vladimir Putin: «Assurdità». Per dimostrare la sua buona fede, la Russia ha chiesto all’Ocse di schierare osservatori sulla frontiera.
Nelle città e nei paesi che cambiano di mano si registrano sempre nuove atrocità, denunciate anche da Amnesty International che ha rilevato un aumento di rapimenti e torture, perpetrati soprattutto dagli insorti ma anche dagli uomini fedeli a Kiev. Un giornalista filorusso è stato ritrovato morto un mese dopo il suo rapimento. Secondo i rappresentanti degli indipendentisti, il giornalista è stato torturato prima di essere ucciso.
Un certo imbarazzo ha suscitato invece a Mosca il fatto che il primo canale televisivo abbia riportato come certa una notizia che invece non ha trovato alcun riscontro in loco: le truppe ucraine avrebbero crocifisso un bimbo di tre anni nella piazza centrale di Slovyansk davanti a parecchi testimoni. I giornali russi hanno evitato di riprendere la notizia anche perché nessuno a Slovyansk sembra averne mai sentito parlare.
E mentre Mosca avvia nuove esercitazioni aeronavali nel Mar Nero («attacco simulato contro forza navale nemica»), l’ipotesi di portare le parti al tavolo delle trattative non fa passi avanti. Anzi la tensione tra Mosca e alcuni Paesi europei sale. A Farnborough, dove è iniziato il salone aeronautico, la Gran Bretagna ha negato il visto a più di 150 tecnici russi e ha escluso il Paese dalla lista di quelli nei quali si possono esportare aerei.
Fabrizio Dragosei
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