Droghe, il Libro Bianco per cambiare

by redazione | 25 Giugno 2014 11:45

Loading

Mer­co­ledì 25 giu­gno alle ore 11 a Roma (Sala del Senato Santa Maria in Aquiro, Piazza Capra­nica 72) il Car­tello che ha pro­mosso il Mani­fe­sto di Genova, pre­senta la quinta edi­zione del Libro Bianco sulla Fini-Giovanardi. Pro­mosso da La Società della Ragione, Anti­gone, Cnca, Forum Dro­ghe il rap­porto, anti­cipa e nei fatti sosti­tui­sce la rela­zione gover­na­tiva pro­ba­bil­mente con­ge­lata in attesa del nuovo Capo Dipar­ti­mento Anti­droga, e vor­rebbe essere l’ultimo che mette in fila i danni di una legge sulle dro­ghe che ha fatto della pro­pa­ganda e della repres­sione la sua bandiera.

La Fini-Giovanardi, can­cel­lata dalla Corte Costi­tu­zio­nale dopo una bat­ta­glia tena­ce­mente con­dotta dalle asso­cia­zioni, rimane come un’ombra nera sul nostro sistema giu­ri­dico. Lo abbiamo visto con la genesi del decreto Loren­zin che, ipo­tiz­zando addi­rit­tura la ripro­po­si­zione delle norme cas­sate, ha but­tato alle orti­che la grande chance rifor­ma­trice messa in campo dalle novità poli­ti­che inter­na­zio­nali (Uru­guay, Colo­rado e Washing­ton) e dalla sen­tenza della Corte. Come la muffa sui muri la Fini-Giovanardi è addi­rit­tura rispun­tata in Gaz­zetta Uffi­ciale, con un grot­te­sco refuso rico­no­sciuto dal Governo.

Il peg­gio di quella legge però non c’è più. Dopo 8 anni il Libro Bianco rico­strui­sce il cal­va­rio attra­verso cui siamo passati.

Oltre agli abi­tuali con­tri­buti sulla repres­sione penale e ammi­ni­stra­tiva dell’uso e della deten­zione di sostanze, che con­fer­mano ancora una volta come la legge sia stata una fonte di cri­mi­na­liz­za­zione, di stig­ma­tiz­za­zione e di discri­mi­na­zione di cen­ti­naia di migliaia di gio­vani e con­su­ma­tori, ven­gono pro­po­sti appro­fon­di­menti sul ruolo dei ser­vizi pub­blici e pri­vati, sul con­sumo gio­va­nile, sui test ai lavo­ra­tori e sui con­trolli alla guida. Non manca in appen­dice un trit­tico cri­tico sui prin­ci­pali cavalli di bat­ta­glia del brac­cio destro di Gio­va­nardi al Dipar­ti­mento anti­droga, dalla com­po­si­zione delle sostanze alla dif­fu­sione dei con­sumi. In chiu­sura, in assenza di fonti uffi­ciali, viene pro­po­sta una pun­tuale rico­stru­zione della nor­ma­tiva penale vigente del testo unico sulle sostanze stupefacenti.

E’ bene però ricor­dare che la strage con­ti­nua: con la cri­mi­na­liz­za­zione dei con­su­ma­tori (solo atte­nuata da pene più miti per la deten­zione di dro­ghe leg­gere) e con la deten­zione scan­da­losa di con­dan­nati a pene ille­git­time. Alcune migliaia di dete­nuti, secondo la giu­ri­spru­denza della Cas­sa­zione, meri­te­reb­bero di vedersi ride­ter­mi­nata la pena, ma sono abban­do­nati a se stessi dal cini­smo e dall’inazione di Governo e Par­la­mento. Baste­rebbe un decreto o un indulto ad hoc: invece si pre­fe­ri­sce inta­sare gli uffici giu­di­ziari con le sin­gole richie­ste di rical­colo delle pene o – peg­gio — far scon­tare alle per­sone pene ingiuste.

Come detto è cam­biato lo sce­na­rio entro cui ci muo­viamo. Serve allora un radi­cale muta­mento delle poli­ti­che sulle dro­ghe nel nostro Paese che distin­gua net­ta­mente le poli­ti­che sociali e sani­ta­rie da quelle penali. Serve una com­piuta depe­na­liz­za­zione del pos­sesso e della ces­sione gra­tuita di pic­coli quan­ti­ta­tivi di sostanze desti­nati all’uso per­so­nale, anche di gruppo. Serve poi una rego­la­men­ta­zione legale della pro­du­zione e della cir­co­la­zione dei deri­vati della can­na­bis e della libera col­ti­va­zione a uso per­so­nale. Serve il rilan­cio dei ser­vizi per le dipen­denze e delle poli­ti­che di «ridu­zione del danno». Serve il supe­ra­mento del fal­li­men­tare modello auto­cra­tico del Dipar­ti­mento Anti­droga, con una gestione par­te­ci­pata che abbia come primo obiet­tivo la con­vo­ca­zione entro l’anno della Con­fe­renza nazio­nale pre­vi­sta dalla legge e can­cel­lata da troppi anni.

Il 5° Libro Bianco sulla Fini-Giovanardi è su www?.fuo?ri?luogo?.it

Post Views: 209

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2014/06/droghe-libro-bianco-per-cambiare/