Droghe, il Libro Bianco per cambiare

Droghe, il Libro Bianco per cambiare

Loading

Mer­co­ledì 25 giu­gno alle ore 11 a Roma (Sala del Senato Santa Maria in Aquiro, Piazza Capra­nica 72) il Car­tello che ha pro­mosso il Mani­fe­sto di Genova, pre­senta la quinta edi­zione del Libro Bianco sulla Fini-Giovanardi. Pro­mosso da La Società della Ragione, Anti­gone, Cnca, Forum Dro­ghe il rap­porto, anti­cipa e nei fatti sosti­tui­sce la rela­zione gover­na­tiva pro­ba­bil­mente con­ge­lata in attesa del nuovo Capo Dipar­ti­mento Anti­droga, e vor­rebbe essere l’ultimo che mette in fila i danni di una legge sulle dro­ghe che ha fatto della pro­pa­ganda e della repres­sione la sua bandiera.

La Fini-Giovanardi, can­cel­lata dalla Corte Costi­tu­zio­nale dopo una bat­ta­glia tena­ce­mente con­dotta dalle asso­cia­zioni, rimane come un’ombra nera sul nostro sistema giu­ri­dico. Lo abbiamo visto con la genesi del decreto Loren­zin che, ipo­tiz­zando addi­rit­tura la ripro­po­si­zione delle norme cas­sate, ha but­tato alle orti­che la grande chance rifor­ma­trice messa in campo dalle novità poli­ti­che inter­na­zio­nali (Uru­guay, Colo­rado e Washing­ton) e dalla sen­tenza della Corte. Come la muffa sui muri la Fini-Giovanardi è addi­rit­tura rispun­tata in Gaz­zetta Uffi­ciale, con un grot­te­sco refuso rico­no­sciuto dal Governo.

Il peg­gio di quella legge però non c’è più. Dopo 8 anni il Libro Bianco rico­strui­sce il cal­va­rio attra­verso cui siamo passati.

Oltre agli abi­tuali con­tri­buti sulla repres­sione penale e ammi­ni­stra­tiva dell’uso e della deten­zione di sostanze, che con­fer­mano ancora una volta come la legge sia stata una fonte di cri­mi­na­liz­za­zione, di stig­ma­tiz­za­zione e di discri­mi­na­zione di cen­ti­naia di migliaia di gio­vani e con­su­ma­tori, ven­gono pro­po­sti appro­fon­di­menti sul ruolo dei ser­vizi pub­blici e pri­vati, sul con­sumo gio­va­nile, sui test ai lavo­ra­tori e sui con­trolli alla guida. Non manca in appen­dice un trit­tico cri­tico sui prin­ci­pali cavalli di bat­ta­glia del brac­cio destro di Gio­va­nardi al Dipar­ti­mento anti­droga, dalla com­po­si­zione delle sostanze alla dif­fu­sione dei con­sumi. In chiu­sura, in assenza di fonti uffi­ciali, viene pro­po­sta una pun­tuale rico­stru­zione della nor­ma­tiva penale vigente del testo unico sulle sostanze stupefacenti.

E’ bene però ricor­dare che la strage con­ti­nua: con la cri­mi­na­liz­za­zione dei con­su­ma­tori (solo atte­nuata da pene più miti per la deten­zione di dro­ghe leg­gere) e con la deten­zione scan­da­losa di con­dan­nati a pene ille­git­time. Alcune migliaia di dete­nuti, secondo la giu­ri­spru­denza della Cas­sa­zione, meri­te­reb­bero di vedersi ride­ter­mi­nata la pena, ma sono abban­do­nati a se stessi dal cini­smo e dall’inazione di Governo e Par­la­mento. Baste­rebbe un decreto o un indulto ad hoc: invece si pre­fe­ri­sce inta­sare gli uffici giu­di­ziari con le sin­gole richie­ste di rical­colo delle pene o – peg­gio — far scon­tare alle per­sone pene ingiuste.

Come detto è cam­biato lo sce­na­rio entro cui ci muo­viamo. Serve allora un radi­cale muta­mento delle poli­ti­che sulle dro­ghe nel nostro Paese che distin­gua net­ta­mente le poli­ti­che sociali e sani­ta­rie da quelle penali. Serve una com­piuta depe­na­liz­za­zione del pos­sesso e della ces­sione gra­tuita di pic­coli quan­ti­ta­tivi di sostanze desti­nati all’uso per­so­nale, anche di gruppo. Serve poi una rego­la­men­ta­zione legale della pro­du­zione e della cir­co­la­zione dei deri­vati della can­na­bis e della libera col­ti­va­zione a uso per­so­nale. Serve il rilan­cio dei ser­vizi per le dipen­denze e delle poli­ti­che di «ridu­zione del danno». Serve il supe­ra­mento del fal­li­men­tare modello auto­cra­tico del Dipar­ti­mento Anti­droga, con una gestione par­te­ci­pata che abbia come primo obiet­tivo la con­vo­ca­zione entro l’anno della Con­fe­renza nazio­nale pre­vi­sta dalla legge e can­cel­lata da troppi anni.

Il 5° Libro Bianco sulla Fini-Giovanardi è su www?.fuo?ri?luogo?.it



Related Articles

Come finanziare l’educazione

Loading

Il summit in Norvegia.  L’accesso universale all’istruzione costa 210 miliardi di dollari entro il 2020

Espulsioni, controllo del web e militari Nuovo reato contro i viaggi della jihad

Loading

Le misure italiane per fermare i combattenti: ritiro del passaporto e pene più severe

L’eredità dell’imprenditore 1,5 milioni ai suoi operai

Loading

Varese, nel testamento di Piero Macchi 250 «regali di Natale» La vedova ha inviato ogni assegno con una lettera di ringraziamento

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment