«Ci vediamo l’11 luglio», a Torino contro il Jobs Act
«Ci vediamo l’11», l’appello contro il vertice europeo sull’occupazione giovanile programmato a Torino il prossimo 11 luglio, sta ispirando una mobilitazione virtuale e molecolare in molte città italiane.
Manca ancora un mese ma su twitter gli hashtag #civediamol11 e #renzistaisereno riempiono sempre più le «timeline», mentre su facebook c’è una pagina omonima che raccoglie documenti, foto e immagini di una mobilitazione contro la legge Poletti che precarizza i contratti a termine e la legge delega in discussione in parlamento che completerà il «Jobs Act», la proposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi che estenderà l’«Aspi» e la «mini-Aspi» ai cocopro giudicata del tutto insufficiente per affrontare una disoccupazione giovanile al 46%, mentre quella generale ha raggiunto il 13,6% nel primo trimestre 2014.
Nella piattaforma che ha convocato la manifestazione nel capoluogo piemontese a cui parteciperanno movimenti da Germania, Grecia e Francia non mancano i riferimenti al piano casa approvato dal governo Renzi considerato un atto di guerra contro i poveri costretti ad occupare palazzi a causa dell’emergenza abitativa e della disoccupazione di massa.
Il corteo è stato convocato a seguito di un’assemblea a Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche a Torino, lo scorso 31 maggio. Cinquecento studenti, precari, lavoratori, centri sociali e sindacati di base (Usb, Cub, Cobas) hanno redatto un appello contro «i capi dell’Europa che vogliono incontrarsi per decidere del nostro futuro. Saremo presenti anche noi per imporre la voce di quanti non trovano rappresentanza dentro queste istituzioni e ne pagano i costi col proprio impoverimento e la propria precarizzazione».
Mentre in rete continua il lancio della mobilitazione, e sui muri di molte città appaiono gli slogan, è stato chiarito il percorso di avvicinamento all’11 luglio. Numerose sigle (tra le quali Usb, Rifondazione Comunista, Ross@ e Rete dei comunisti) hanno indetto i l 28 giugno una manifestazione nazionale a Roma «contro i diktat dell’Unione Europea, per il lavoro, il reddito, il welfare, il diritto all’abitare e contro la guerra alle porte dell’Europa». Nel frattempo si moltiplicano i flash-mob e i blitz di protesta.
Ieri gli studenti della Rete della Conoscenza hanno esposto lo striscione «Sessione estiva? Unico appello: l’11 luglio a Torino — ribaltiamo il vertice». Lo slogan è apparso negli atenei di Bari, Salerno, Padova, Pisa, Roma TorVergata e Sapienza, Urbino e Siena. Da ieri è attivo il sito www?.ribal?tia?moil?ver?tice?.it che raccoglierà le iniziative e i temi che saranno al centro del «semestre sociale dei movimenti» in antitesi a quello che Renzi vuole usare per «addolcire», ma non abolire, l’austerità in Europa.
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