La buona migrazione di Alfabeta verso il Web

La buona migrazione di Alfabeta verso il Web

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Con un edi­to­riale pub­bli­cato nell’ultimo numero, la rivi­sta « Alfabeta » annun­cia la sua migra­zione nella Rete. La sospen­sione delle pub­bli­ca­zioni car­ta­cee è moti­vata dagli alti costi di stampa e distri­bu­zione, men­tre il digi­tale è visto come un luogo dove con­ti­nuare, in mutate situa­zioni, la pro­pria atti­vità edi­to­riale. Dopo tren­ta­cin­que numeri, la rivi­sta abban­dona dun­que la carta, anche se il col­let­tivo reda­zio­nale riven­dica le moti­va­zione teo­ri­che e poli­ti­che che ave­vano por­tato alla ripresa della sto­rica testata di un pen­siero cri­tico insof­fe­rente alle gerar­chie impo­ste dall’ideologia domi­nante. Spiace che « Alfabeta » inter­rompa la sua pre­senza car­ta­cea. Forse è un fatto gene­ra­zio­nale, ma per chi scrive le rivi­ste hanno la loro forma pre­fe­rita pro­prio nella carta. Con­sen­tono una let­tura meno fret­to­losa, più medi­tata, meno veloce e con un tasso di atten­zione mag­giore di quello, sem­pre sul punto di esau­rirsi, di quando si è on line. la scelta di gio­care la scom­messa del digi­tale è comun­que da soste­nere. Il web è un mare in tem­pe­sta, occorre man­te­nere sem­pre la rotta giu­sta. Tutti i punti di rife­ri­mento che accom­pa­gnano la pub­bli­ca­zione di con­te­nuti vanno ripen­sati con una buona dose di spe­ri­men­ta­zione. Un augu­rio, dun­que, di buona navi­ga­zione. Sono sicuro che ci incro­ce­remo anche qui.


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