Genova sotto shock per la nomina di De Gennaro alla Fondazione Ansaldo

by redazione | 10 Maggio 2014 16:18

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L’irresistibile car­riera dell’ex capo della poli­zia Gianni De Gennaro pro­se­gue senza intoppi e que­sta volta, a tre­dici anni di distanza del G8, torna a riguar­dare da vicino Genova. Sì per­ché De Gennaro, dallo scorso luglio ai ver­tici di Fin­mec­ca­nica, è stato appena nomi­nato pre­si­dente di una delle prin­ci­pali isti­tu­zioni cul­tu­rali della città, la Fon­da­zione Ansaldo. Creata nel 2000, la Fon­da­zione rac­co­glie l’eredità dello sto­rico Archi­vio Ansaldo, che per vent’anni ha tenuto viva la memo­ria della sto­ria indu­striale geno­vese con circa 15 chi­lo­me­tri di docu­menti socie­tari e tec­nici pro­dotti a par­tire dalla metà del XIX secolo e oltre 300 mila immagini.

Ma che cosa c’entra l’ex super poli­ziotto uscito indenne dai pro­cessi per il G8 geno­vese (con­dan­nato in appello e poi assolto in Cas­sa­zione dall’accusa di aver indotto alla falsa testi­mo­nianza l’ex que­store di Genova Vin­cenzo Colucci) con una fon­da­zione storico-culturale? Parec­chio, in realtà, visto il suo ruolo. Lo sta­tuto della Fon­da­zione pre­cisa infatti che dei 9 mem­bri del cda 6 sono nomi­nati da Fin­mec­ca­nica in quanto socio fon­da­tore (gli altri 3 sono nomi­nati dal sin­daco di Genova, dal pre­si­dente della Pro­vin­cia e da quello della Regione) e che «il cda elegge nel pro­prio seno il pre­si­dente sce­glien­dolo fra i con­si­glieri di ammi­ni­stra­zione nomi­nati dal socio fon­da­tore». Impos­si­bile otte­nere una rispo­sta uffi­ciale rispetto alla scelta ma «la nomina di De Gennaro — ipo­tizza un ex mem­bro del cda – sem­bra pro­se­guire la scia della ricerca di una pater­nità di Fin­mec­ca­nica per dare alla Fon­da­zione una dimen­sione nazio­nale ed è quindi legata alla fun­zione più che alla per­sona del nuovo presidente».

In ogni caso a Genova il nome di De Gennaro fa riz­zare i capelli a molti. L’ex por­ta­voce del Gsf Vit­to­rio Agno­letto e il capo­gruppo della Fede­ra­zione della sini­stra Anto­nio Bruno in un comu­ni­cato con­giunto hanno chie­sto al pre­si­dente della Regione Clau­dio Bur­lando e al sin­daco di Genova Marco Doria «di entrare in sin­to­nia con l’indignazione della Genova demo­cra­tica e di far espri­mere l’indignazione attra­verso i loro rap­pre­sen­tanti nel con­si­glio di ammi­ni­stra­zione della Fon­da­zione, arri­vando anche a valu­tare la auto­so­spen­sione dal Cda stesso nel caso che De Gen­naro rimanga al suo posto».

Ovvia­mente nes­suna rispo­sta dai «piani alti» della poli­tica geno­vese è arri­vata: troppo impor­tante Fin­mec­ca­nica per Genova, oltre che per la Fon­da­zione Ansaldo, per per­dersi in “qui­squi­lie” sulle nomine. Anche il sin­daco di Genova, che ancora di recente aveva ricor­dato il G8 geno­vese, ha scelto di non com­men­tare. Com­menta invece, e dura­mente, Cli­zia Nico­lella, con­si­gliera comu­nale eletta nella lista civica del sin­daco: «Su De Gennaro, nono­stante la sua asso­lu­zione e nono­stante le con­danne dei suoi uomini siano state alleg­ge­rite dalla pre­scri­zione e dalla man­canza in Ita­lia del reato di tor­tura, grava la respon­sa­bi­lità pesan­tis­sima per i fatti del G8. Come uomo di Stato si porta die­tro una pre­giu­di­ziale impor­tante che non pos­siamo ignorare».

Indi­gnato anche il giu­di­zio di Heidi Giu­liani, mamma di Carlo, ucciso in piazza il 20 luglio di tre­dici anni fa: «Come geno­vesi sono 13 anni che ci indi­gniamo, ma la poli­tica tace per­ché De Gennaro fa paura a molti. Come ex capo della Poli­zia ed ex diret­tore dei ser­vizi segreti cono­sce gli sche­le­tri negli armadi di tutti». E nono­stante sia uscito pulito dall’unico pro­cesso che l’ha chia­mato in causa, per la mamma di Carlo « De Gennaro resta il prin­ci­pale respon­sa­bile della tra­gica gestione dell’ordine pub­blico di quei giorni, per­ché anche se non era a Genova sapeva esat­ta­mente quello che stava acca­dendo». Anche Nichi Ven­dola, in città per soste­nere la cam­pa­gna elet­to­rale della lista Tsi­pras mastica amaro: «Emerge la figura di un intoc­ca­bile. Qua­lun­que sta­gione poli­tica si sus­se­gua nel nostro paese sullo sfondo c’è il ruolo monu­men­tale di Gianni De Gennaro e credo che qual­che domanda su que­sto cumulo di potere sia lecito porla».

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