Snowden : «Putin ha eluso la mia domanda»

Loading

Quando Edward Snowden ha effet­tuato, attra­verso un video, la sua domanda a Vla­di­mir Putin durante la con­fe­renza stampa del pre­si­dente russo, abbiamo tutti storto un po’ il naso. È apparso un gesto piut­to­sto equi­voco, che sicu­ra­mente non avrebbe aiu­tato chi difende Sno­w­den dalle accuse di essere pro­tetto e di essere oggetto della pro­pa­ganda putiniana.

La sua domanda (se anche in Rus­sia esi­ste qual­cosa di simile alla Nsa), aveva otte­nuto una rispo­sta piut­to­sto scon­tata da Putin, secondo il quale la Rus­sia effet­tua ope­ra­zioni di intel­li­gence sotto stretta osser­va­zione della legge. Apriti cielo, chi aveva qual­che sas­so­lino nella scarpe, spe­cie alcuni media ita­liani già delusi dall’assegnazione del Puli­tzer a Gree­n­wald, otte­nuto pro­prio gra­zie alle rile­va­zioni di Snowden, ha potuto sospet­tare e comu­ni­care que­sti dubbi, su quanto l’ex agente possa con­si­de­rarsi una sorta di pupazzo pro­pa­gan­di­stico nelle mani di Putin.

Ieri in realtà Snowden ha rila­sciato un arti­colo sul Guar­dian in cui ha spie­gato le ragioni della sua domanda e il suo intento. Come ha sug­ge­rito un ottimo osser­va­tore di tutto lo scan­dalo Data­gate, Fabio Chiusi (sul Mes­sag­gero veneto, nel blog «Chiusi nella rete») in realtà, in gergo, si può soste­nere che Sno­w­den abbia «trol­lato» Putin. Una sorta di atteg­gia­mento per­fido (ma intel­li­gente e utile), che ha por­tato Putin a esporsi, nel non rispondere.

Nella nega­zione di Putin, ha scritto Snowden sul Guar­dian, ci sono varie incon­gruenze e secondo l’ex ana­li­sta ame­ri­cano, il fatto di non aver rac­con­tato la verità dovrebbe essere una sorta di spinta a fare luce sulle pra­ti­che di sor­ve­glianza anche della Russia.

«Sono rima­sto sor­preso — ha scritto Snowdenn — che per­sone che mi hanno visto rischiare la vita per esporre le pra­ti­che di sor­ve­glianza del mio paese pos­sano cre­dere che io non possa invece cri­ti­care anche le poli­ti­che di sor­ve­glianza della Rus­sia. Mi dispiace che la mia domanda sia stata male inter­pre­tata e che abbia per­messo a a molti di igno­rare il merito della que­stione — e la rispo­sta eva­siva di Putin — al fine di spe­cu­lare sel­vag­gia­mente e non cor­ret­ta­mente, sui motivi che avevo per porre la questione».



Related Articles

Francia in piazza contro l’antisemitismo, Macron promette mano dura

Loading

Il presidente contrario alla penalizzazione dell’antisionismo. La vigilia profanate tombe nell’antico cimitero ebraico di Quatzenheim in Alsazia

Par condicio sull’Europa. Ma Landini fa più presa sull’Arci

Loading

Congresso Arci . Interventi di Maurizio Landini, Tsipras, Schulz, Bové

Con Park Geun-hye una vittoria della distensione

Loading

COREA DEL SUD. L’apparenza non inganni. Il rosso in oriente non è sempre sinonimo di «sinistra». Basti pensare ai «rossi» di Thaksin (il Berlusconi thailandese che è scappato candidando la figlia, attuale premier) e al «rosso fuoco» con il quale il nuovo (80 anni) leader dell’estrema destra giapponese, Shintaro Ishihara, ha colorato, portandolo ad un relativo successo, l’ennesimo partito del Sol Nascente.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment