Opg. Ex manicomi criminali chiusi nel 2015
Ancora un anno. L’esistenza degli ospedali psichiatrici giudiziari — sono 6 in tutta Italia — è stata prorogata alla fine di marzo 2015. Il Senato ha approvato ieri il decreto legge che rimanda la loro chiusura e la sostituzione con le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems): per quanto fosse una decisione presa da tempo, nulla o quasi era stato fatto e quindi, se davvero gli Opg fossero stati chiusi il primo aprile, gli internati non avrebbero avuto un posto dove andare.
La proroga per molti è l’ennesima sconfitta dello Stato e lo stesso presidente Napolitano aveva firmato «con rammarico», dopo averle definite «strutture indegne di un Paese appena civile». Ora, con 171 voti a favore, 31 astenuti e un solo contrario al Senato, il provvedimento passa alla Camera. Arricchendosi, però, di un emendamento che introduce una novità sostanziale: la reclusione in un Opg non potrà avere durata superiore alla pena che il malato-detenuto avrebbe scontato in carcere se fosse stato ritenuto imputabile.
«Finora poteva accadere che l’internamento fosse prorogato per un numero indefinito di volte, fino a tradursi in una sorta di pena perpetua», spiegano i senatori del Pd Luigi Manconi e Sergio Lo Giudice.
Deciso anche lo stop a nuovi ricoveri (oggi i reclusi sono circa mille) e, per gli autori di reati per cui sarebbe previsto l’ergastolo, la permanenza nell’Opg fino a quando il soggetto sarà ritenuto socialmente pericoloso.
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