Da Hyde Park agli Usa il flash mob di Pasqua per la cannabis libera

Da Hyde Park agli Usa il flash mob di Pasqua per la cannabis libera

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LONDRA . Domani si celebra in gran parte del mondo la Pasqua. Ma in alcune parti del mondo si celebra anche un’altra festa: il “420 Day”. Che sarebbe, tradotto in linguaggio meno fumoso, la “giornata mondiale della marijuana”. Da Hyde Park nel cuore di Londra fino a Denver negli Stati Uniti, passando per altre città piccole e grandi in decine di paesi, migliaia di persone si ritroveranno nei parchi e nelle piazze per accendere contemporaneamente uno spinello e così manifestare, con un atto di disobbedienza civile collettiva, per la liberalizzazione della cannabis, seguendo la strada aperta dal Colorado, da un paio di altri stati americani e dall’Uruguay. Per la precisione, tireranno una boccata da un joint tutti nello stesso momento: alle 4 e 20 del pomeriggio, ora locale.
Data e orario non sono scelti a caso, o almeno hanno una spiegazione. Domani è il 20 aprile, che in inglese si scrive e si dice anteponendo il mese al giorno, per cui è il 4-20. Ma la chiave del “420 Day” sta nell’orario. Pare infatti che, alle 4:20 del pomeriggio di un giorno d’autunno del lontano 1971, cinque studenti della San Rafael, high school della California settentrionale, si diedero appuntamento per andare a cercare un campo coltivato a marijuana in una località chiamata Point Reyes, a nord di San Francisco. Avevano una mappa per arrivare al loro tesoro, ma non lo trovarono mai. Non è escluso che avessero le idee un po’ confuse e che se le fossero ulteriormente confuse durante il cammino: «All’epoca fumavamo un sacco di erba», ammette Dave Reddix, uno dei cinque, oggi 59enne, interpellato dalla Bbc . «Ma metà del divertimento consisteva nella ricerca».
Da quel giorno il gruppetto cominciò a usare il termine 420 per alludere all’infruttuosa ma indimenticabile scampagnata. Presto iniziarono a usarlo anche i loro amici, inclusi i membri dei Grateful Dead, una delle grandi rock band dell’epoca. Passarono gli anni. Nel 1990, Steve Bloom, direttore della rivista High Times (“ high” nel senso di sballo), lesse la spiegazione del termine 420 nel manifesto di un concerto dei Grateful Dead e la redazione ne fece il proprio motto, prendendo l’abitudine di indire le riunioni alle 4:20pm, sempre con qualche spinello a portata di mano. Da allora 420 è diventato un numero in codice per chi fuma erba, con riferimenti riscontrabili ovunque, dalle autostrade alla cultura di massa. La freeway 70 in Colorado ha dovuto sostituire l’indicazione del miglio 420 perché veniva sempre rubata: al suo posto hanno dovuto mettere «miglio 419,9». E nel film Pulp Fiction si vede un orologio che segna le 4 e 20: Tarantino non lo ha scelto a caso.
L’abitudine di celebrare una “giornata della marijuana” il 20 di aprile di ogni anno si è diffusa sempre di più man mano che la campagna per la liberalizzazione ha guadagnato consensi. Nel 2013 ad Hyde Park c’erano 10 mila persone per il “420 Day”. Quest’anno, dice Greg De Hoedt, presidente dello Uk Cannabis Club, «saremo ancora di più». La festa inizierà a mezzogiorno con musica, danze e un pic-nic allo Speakers’Corner, l’angolo del parco dove si celebra da secoli la libertà di espressione, per arrivare al clou delle 4: 20 pomeridiane quando tutti accenderanno uno spinello. In passato la polizia ha mostrato tolleranza: «L’anno scorso c’erano un sacco di agenti, ma non hanno fatto niente», dice De Hoedt al Guardian. «Del resto non potevano mica arrestare 10 mila persone».


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