Dopo la Crimea Putin superstar l’onda nazionalista travolge la Russia
MOSCA – Dicono di non averlo mai visto così di buon umore come in questi giorni difficili. Già di prima mattina quando scambia qualche mossa di judo con i suoi amici oligarchi frastornati dalle sanzioni americane, Vladimir Putin si mostra in gran forma. Orgoglioso dei sondaggi che gli danno una popolarità record (oltre il 70 percento, quasi dieci punti in più che a febbraio), fiero dell’ondata di nazionalismo che gli permette di fare senza obiezioni quello che covava da tempo: liquidare la ex moglie, tormentare gli oppositori, avviare il controllo totale di Internet.
Il Putin “invasore” che si è annesso la Crimea e che inveisce contro i “fascisti di Kiev“ e l’Occidente intero, piace ai russi. Il cambio di clima si è visto ieri quando il sito ufficiale del Cremlino ha cancellato tutta la copiosa parte (foto, biografia, frasi più o meno celebri) dedicata alla ex first lady Ljudmilla. «Vuol dire che il divorzio è stato ratificato », ha liquidato la notizia il portavoce di Putin.
Ed è bastato. Nessuno ha fatto illazioni su possibili seconde nozze. Né tantomeno ha posto le solite domande imbarazzanti alla deputata Alina Kabaeva, ex olimpionica di ginnastica, che la voce del popolo vuole sia la sua compagna da anni e perfino madre di due suoi figli.
Putin, in Russia, non si discute più. Se non altro perché all’ombra dell’entusiasmo per la Crimea, c’è stato un repulisti scientifico di ogni voce dissonante. Ieri è toccato a Pavel Durov, il giovane fondatore del “facebook russo” Vkontatktie, arrendersi . Per annisi era opposto ai tentativi dei servizi segreti di conoscere la lista dei suoi clienti.
Adesso dopo un’operazione finanziaria “a tenaglia” la proprietà del social network è tutta in mano ad amici del presidente. E Durov si è dimesso: «Non posso difendere i miei principi». Ancora più dura per Live Journal, un “provider” che rilancia i blog di oppositori come Navalnyj e altri. Chiuso per presunte violazioni sulla legge contro l’estre-mismo. Parla a voce più bassa la mitica Radio Eco di Mosca, dopo il siluramento del gorbacioviano socio fondatore. Licenziata per un’intervista imprudente, la direttrice del sito di news “ Lenta. ru”. Sfrattata la Dozhd, Telepioggia, che osava fare la cronaca delle manifestazioni contro il governo. E l’indignazione non si sente più. Putin è vincente e ai russi piace così. Studiando i sondaggi prepara altri giri di vite su Twitter e sul Facebook originale. I vantaggi insperati dell’Operazione Crimea.
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