Le Pen a Lega e M5S: alleiamoci. Grillo: «No grazie»

by redazione | 25 Marzo 2014 9:54

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Esal­tata dal suc­cesso incas­sato alle ammi­ni­stra­tive, adesso Marine Le Pen punta all’Europa. E lo fa chia­mando a rac­colta tutti gli euro­scet­tici del vec­chio con­ti­nente, ai quali pro­pone un’alleanza sugli obiet­tivi comuni: dal rifiuto dell’euro alla difesa dell’identità nazio­nale, alla con­si­de­ra­zione dell’Unione euro­pea come causa prima dell’impoverimento gene­rale. «Chie­diamo a tutte le forze euro­scet­ti­che d’Europa di allearsi in difesa degli Stati nazione, del ritorno della demo­cra­zia, della sovra­nità delle iden­tità nazio­nali», ha detto ieri all’Ansa la figlia di Jean Marie Le Pen. Un appello fatto sull’onda dei son­daggi che, ormai da mesi, vedono il Fn affer­marsi alle euro­pee di mag­gio come primo o secondo par­tito di Fran­cia e, per quanto riguarda l’Italia, rivolto a M5S e Lega nord. Dai quali però la lea­der del Fn riceve rispo­ste con­tra­stanti. Men­tre dal Car­roc­cio arriva infatti un’adesione tanto entu­sia­sta quanto scon­tata, visti i con­tatti già esi­stenti tra le due for­ma­zioni, i cin­que stelle astu­ta­mente pre­fe­ri­scono nic­chiare e almeno per adesso rispe­dire al mit­tente l’invito della «signora in nero». «Niente alleanza con Marine Le Pen», è infatti la rispo­sta di Grillo e Casa­leg­gio, che riba­di­scono la scelta di non allearsi con nes­suno ma soprat­tutto evi­tano di schie­rare il M5S su posi­zioni troppo radi­cali, fedeli soprat­tutto alla logica di pescare il più pos­si­bile voti nel malu­more gene­rale che alberga sia a destra che a sini­stra.
Per la lea­der del Fn è ormai tempo di rac­co­gliere i frutti della sua poli­tica di alleanze. Da tempo infatti Marine Le Pen gira l’Europa pren­dendo con­tatti con forze di destra e anti­eu­ro­pei­ste. Tra i primi a incon­trarla, ad aprile del 2013, c’è stato Geert Wil­ders, lea­der del Pvv, for­ma­zione dell’estrema destra olan­dese con il quale ha con­cor­dato una poli­tica comune con­tro l’Ue. E con­tatti il Fn li ha avuti anche anche con il Fpo austriaco e i belgi del Vlaams Belang. «Non esi­ste una piat­ta­forma euro­pea» degli anti­eu­ro­pei­sti, né «un logo comune» spiegò all’epoca Le Pen, quanto piut­to­sto un’unità di intenti in attesa di futuri svi­luppi.
Una ricerca di alleanze che non poteva non com­pren­dere l’Italia, dove l’attenzione della Le Pen è pun­tata in par­ti­co­lare sulla Lega Nord e sul M5S. Con i primi la scin­tilla è scoc­cata da tempo, tanto che pochi giorni fa Mat­teo Sal­vini ha annun­ciato un patto tra Car­roc­cio e Fn che verrà sot­to­scritto ad aprile a Stra­sburgo e basato su lotta all’euro, difesa dell’identità nazio­nale e della sovra­nità mone­ta­ria.
Deci­sa­mente più dif­fi­cile il rap­porto con Grillo e Casa­leg­gio. Nono­stante non man­chino punti in comune, a par­tire dall’uso della rete e dalla par­te­ci­pa­zione on line, e nono­stante i ripe­tuti ten­ta­tivi di approc­cio, tra i due non sem­bra mai esserci stata intesa, al punto che per il momento sem­bra escluso anche che pos­sano sedere nello stesso gruppo al par­la­mento euro­peo. «Fran­ca­mente non capi­sco l’odio di Grillo nei miei con­fronti», ha detto ieri Le Pen. Più che di odio, si tratta forse della ormai nota capa­cità dell’ex comico di capire dove tira il vento. Vedere il Fn trion­fare oltralpe pro­po­nendo pra­ti­ca­mente le stesse cose del M5S, ha con­fer­mato a Grillo la pos­si­bi­lità di poter fare a mag­gio anche lui il colpo grosso. E allora per­ché rischiare appiat­tendo il movi­mento sulla trion­fante, ma anche ingom­brante Marine? Ecco quindi in un tweet la rispo­sta di Grillo alla domanda della lea­der del Fn: «Nes­suno odia Marine Le Pen. Ha però un’appartenenza poli­tica diversa dal M5S e per que­sto non sono pos­si­bili accordi. Rien d’autre. Adieu». Almeno per adesso.

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