Le Pen a Lega e M5S: alleiamoci. Grillo: «No grazie»
Esaltata dal successo incassato alle amministrative, adesso Marine Le Pen punta all’Europa. E lo fa chiamando a raccolta tutti gli euroscettici del vecchio continente, ai quali propone un’alleanza sugli obiettivi comuni: dal rifiuto dell’euro alla difesa dell’identità nazionale, alla considerazione dell’Unione europea come causa prima dell’impoverimento generale. «Chiediamo a tutte le forze euroscettiche d’Europa di allearsi in difesa degli Stati nazione, del ritorno della democrazia, della sovranità delle identità nazionali», ha detto ieri all’Ansa la figlia di Jean Marie Le Pen. Un appello fatto sull’onda dei sondaggi che, ormai da mesi, vedono il Fn affermarsi alle europee di maggio come primo o secondo partito di Francia e, per quanto riguarda l’Italia, rivolto a M5S e Lega nord. Dai quali però la leader del Fn riceve risposte contrastanti. Mentre dal Carroccio arriva infatti un’adesione tanto entusiasta quanto scontata, visti i contatti già esistenti tra le due formazioni, i cinque stelle astutamente preferiscono nicchiare e almeno per adesso rispedire al mittente l’invito della «signora in nero». «Niente alleanza con Marine Le Pen», è infatti la risposta di Grillo e Casaleggio, che ribadiscono la scelta di non allearsi con nessuno ma soprattutto evitano di schierare il M5S su posizioni troppo radicali, fedeli soprattutto alla logica di pescare il più possibile voti nel malumore generale che alberga sia a destra che a sinistra.
Per la leader del Fn è ormai tempo di raccogliere i frutti della sua politica di alleanze. Da tempo infatti Marine Le Pen gira l’Europa prendendo contatti con forze di destra e antieuropeiste. Tra i primi a incontrarla, ad aprile del 2013, c’è stato Geert Wilders, leader del Pvv, formazione dell’estrema destra olandese con il quale ha concordato una politica comune contro l’Ue. E contatti il Fn li ha avuti anche anche con il Fpo austriaco e i belgi del Vlaams Belang. «Non esiste una piattaforma europea» degli antieuropeisti, né «un logo comune» spiegò all’epoca Le Pen, quanto piuttosto un’unità di intenti in attesa di futuri sviluppi.
Una ricerca di alleanze che non poteva non comprendere l’Italia, dove l’attenzione della Le Pen è puntata in particolare sulla Lega Nord e sul M5S. Con i primi la scintilla è scoccata da tempo, tanto che pochi giorni fa Matteo Salvini ha annunciato un patto tra Carroccio e Fn che verrà sottoscritto ad aprile a Strasburgo e basato su lotta all’euro, difesa dell’identità nazionale e della sovranità monetaria.
Decisamente più difficile il rapporto con Grillo e Casaleggio. Nonostante non manchino punti in comune, a partire dall’uso della rete e dalla partecipazione on line, e nonostante i ripetuti tentativi di approccio, tra i due non sembra mai esserci stata intesa, al punto che per il momento sembra escluso anche che possano sedere nello stesso gruppo al parlamento europeo. «Francamente non capisco l’odio di Grillo nei miei confronti», ha detto ieri Le Pen. Più che di odio, si tratta forse della ormai nota capacità dell’ex comico di capire dove tira il vento. Vedere il Fn trionfare oltralpe proponendo praticamente le stesse cose del M5S, ha confermato a Grillo la possibilità di poter fare a maggio anche lui il colpo grosso. E allora perché rischiare appiattendo il movimento sulla trionfante, ma anche ingombrante Marine? Ecco quindi in un tweet la risposta di Grillo alla domanda della leader del Fn: «Nessuno odia Marine Le Pen. Ha però un’appartenenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi. Rien d’autre. Adieu». Almeno per adesso.
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