Parigi, la scelta del primo sindaco donna
by redazione | 23 Marzo 2014 8:38
PARIGI — Dopo mesi di proteste e di sondaggi sulla straordinaria impopolarità del presidente François Hollande, oggi i francesi tornano alle urne. Useranno le elezioni municipali per inviare un messaggio chiaro al governo, come chiede l’opposizione di centrodestra Ump? Non è detto. Gli elettori teorici sono 44,8 milioni (tra loro oltre 280 mila cittadini dell’Unione europea) per 930 mila candidati nei 36 mila comuni dell’Esagono, ma nel 2008 votarono solo il 65 per cento: stavolta si prevede che a votare saranno ancora meno, solo il 60%.
L’altra incognita riguarda il peso effettivo del Front National: l’avanzata più spettacolare di Marine Le Pen è prevista per le europee di maggio, ma già a questo appuntamento elettorale molti candidati frontisti potrebbero qualificarsi per il secondo turno (domenica 30 marzo), e togliere voti preziosi agli esponenti dell’Ump. Nonostante gli sforzi di Le Pen di far cadere la pregiudiziale anti-Fn, destra ed estrema destra si presentano ancora divise a queste elezioni, a tutto vantaggio dei candidati socialisti.
Anche per questo l’ex presidente Nicolas Sarkozy ha deciso di sferrare il suo attacco contro i giudici e la sinistra al potere a soli tre giorni dal voto: sperava di galvanizzare il partito Ump, travolto dagli scandali, e soprattutto mobilitare i suoi elettori. La reazione di Hollande e di tutto il partito socialista è stata molto dura e già stasera, alla fine del primo turno, si vedrà chi ha approfittato dello scontro.
I socialisti potranno dire di avere ottenuto un buon risultato o almeno di avere contenuto i danni se riusciranno a imporsi nelle due sfide che contano di più in termini di immagine: Parigi e Marsiglia. Nella capitale, per la successione a Bertrand Delanoë, sindaco dal 2001, si affrontano due donne, Anne Hidalgo (Ps) e Nathalie Kosciusko-Morizet (Ump). La favorita è Hidalgo, nata a Cadice, in Spagna, 54 anni fa, e arrivata con la famiglia in Francia, a Lione, quando aveva due anni. Figlia di un elettricista e di una sarta, naturalizzata francese a 14 anni, Hidalgo è stata ispettrice del lavoro e poi vicesindaco di Parigi al fianco di Delanoë. Con lui ha curato in particolare la politica dei trasporti, e rivendica i successi delle biciclette in self service «Velib’» e il sistema simile applicato alle auto elettriche, «Autolib’». Se sarà eletta, ha già detto che estenderà l’idea anche alle moto con «Scootlib’».
La sua avversaria, Nathalie Kosciusko-Morizet detta «NKM», 40 anni, coltiva un’immagine di donna di centrodestra ma non disprezzata dai «bobo», i parigini benestanti di sinistra. È lontana discendente di Lucrezia Borgia e di un generale polacco dell’armata napoleonica. Ex ministra dell’Ecologia, è stata portavoce del presidente Sarkozy, molto dedita e competente ma non priva di piccole follie (arredò una delle sue stanze al ministero con teschi di Cro-Magnon e Neanderthal, un ibis rosso impagliato e altri reperti fatti arrivare dal Museo di Storia naturale). Quanto ai trasporti, fiore all’occhiello dell’avversaria, NKM vuole rilanciare il metro, da lei definito una volta «un luogo di charme, anonimo e famigliare allo stesso tempo». Frase che le ha attirato le critiche dei pendolari, e di chi la giudica un’aristocratica travestita da parigina comune: alla domanda «quanto costa il biglietto del metro?», anni fa rispose «quattro euro» invece di 1,70.
Gli altri protagonisti delle elezioni locali sono Martine Aubry che cerca la rielezione a Lille, François Bayrou che vuole strappare Pau ai socialisti e soprattutto Alain Juppé, 68enne ex premier e ministro degli Esteri e sindaco di Bordeaux: sarà quasi certamente rieletto per la quarta volta, forse già al primo turno, in una città considerata tra le meglio amministrate di Francia. Nell’ultimo sondaggio risulta l’uomo politico più popolare tra i francesi, e sta traendo vantaggio dagli scandali e le polemiche di Sarkozy per coltivarsi un’immagine di uomo equilibrato e affidabile. Un possibile, anche se non più giovane, candidato della destra alle presidenziali 2017.
Stefano Montefiori
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