by redazione | 4 Marzo 2014 17:43
ROMA – Quasi una persona su due che ha ricevuto un finanziamento da Banca etica si è visto rifiutare la propria richiesta da un’altra banca, eppure le sofferenze lorde registrate da Banca Etica al 2013 sono quasi un quarto della media nazionale del sistema bancario (il 2,02 per cento contro il 7,7 per cento). È questo uno dei dati di successo evidenziato oggi durante il convegno per i 15 anni di Banca Etica tenutosi questa mattina presso la Camera dei deputati. Ad analizzare l’impatto sociale dei finanziamenti erogati, una ricerca condotta da Altis, Alta scuola impresa e società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Fare la differenza è possibile – spiega il dossier – grazie al denaro depositato da individui e organizzazioni che scelgono la Finanza etica perché desiderano che il proprio risparmio venga messo in circolazione attraverso l’intermediazione finanziaria per realizzare l’interesse collettivo”.
Dall’analisi delle risposte ottenuta dai soggetti che hanno ricevuto un finanziamento da Banca Etica emerge come per l’82 per cento del campione, il finanziamento è stato “condizione necessaria” per svolgere l’attività, ma oltre la metà dei soggetti finanziati ha riferito di aver aumentato le proprie possibilità di fare rete, di creare posti di lavoro e di aumentare il reddito. Per oltre la metà dei clienti, inoltre, la soddisfazione rispetto al valore del finanziamento ottenuto è massima. I dati presentati oggi mostrano anche un miglioramento della capacità di assistenza per quelle strutture residenziali per disabili e minori disagiati. Secondo il dossier, il 62 per cento dei soggetti finanziati ritiene di aver aumentato la propria capacità di accogliere richieste, il 61 per cento ritiene di aver aumentato la qualità delle proprie iniziative, mentre il 57 per cento dichiara di aver aumentato il numero di persone assistite. Finanziamenti che hanno permesso di aumentare anche le ore di assistenza del 10 per cento e del 52 per cento, invece, il numero di persone assistite. Per i clienti di Banca Etica impegnati in attività culturali, ricreative e sportive, invece, i finanziamenti hanno permesso di aumentare il numero di iniziative (84 per cento dei casi), di aumentare la qualità delle stesse e di aver visto crescere anche il numero di partecipanti. Il 50 per cento, inoltre, ha affermato di aver potuto assumere nuovo personale.
Per quanto riguarda i privati e le famiglie, per il 44 per cento si è trattato di finanziamenti per l’acquisto della prima casa o per la ristrutturazione (il 19 per cento). Per molti giovani, invece, il finanziamento erogato ha rappresentato l’opportunità di avere un’autonomia abitativa (il 12 per cento). Impatto notevole anche sul mondo delle cooperative coinvolte in progetti di commercio equo e solitale. Grazie ai finanziamenti, spiega il dossier, il numero di cooperative coinvolte è cresciuto del 300 per cento, con una crescita di prodotti importati stimato in 25 mila euro. Infine l’impegno per l’ambiente. Grazie ai finanziamenti erogati da Banca etica sono stati realizzati 1.561 impianti a fonti rinnovabili che hanno permesso di risparmiare ogni anno l’emissione in atmosfera di oltre 25 mila tonnellate di anidride carbonica.
© Copyright Redattore Sociale
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2014/03/banca-etica-clienti-soddisfatti-uno-su-due-rifiutato-da-altre-banche/
Copyright ©2024 Diritti Globali unless otherwise noted.