Olandesi ricchi senza l’Europa
LONDRA — Lasciare l’Unione Europea farebbe bene all’Olanda. E’ la tesi di uno studio di una società di analisi della City di Londra, da cui risulta che, uscendo dalla Ue, il reddito nazionale dei Paesi Bassi potrebbe crescere di un trilione e mezzo di euro da qui al 2035. Come dire che ciascun cittadino olandese ci guadagnerebbe quasi 10 mila euro all’anno (per l’esattezza 9800 euro) per i prossimi vent’anni. Condotta dalla British Capital Economics e anticipata ieri dal Daily Telegraph,
la ricerca indica che l’Olanda acquisirebbe uno status come quello di Svizzera e Norvegia, che fanno parte del mercato comune europeo ma non della Ue. «Ci sono rischi a uscire dall’Unione Europea», afferma il rapporto, «ma ve ne sono anche a rimanere in un’unione con una valuta comune difettosa. La nostra indagine rivela
che l’Olanda starebbe meglio a prendere il controllo del proprio destino piuttosto che restare con il diavolo che conosce».
Lo studio era commissionato da Geert Wilders, il controverso leader antieuropeo del Freedom Party olandese, e pagato dal parlamento dell’Olanda per valutare i costi di un’eventuale decisione di lasciare la Ue. «Contrariamente a quel che dicono gli allarmisti, la nostra economia non si arresterebbe se uscissimo dall’Unione, ci farebbe invece guadagnare miliardi», commenta Wilders, in testa nei sondaggi sulle elezioni europee di maggio. All’interno dell’eurozona, l’Olanda è un paese creditore e si interroga sulla minaccia economia a lungo termine rappresentata dai problemi dell’euro. Il 55 per cento degli olandesi è favorevole a lasciare la Ue, se ciò creasse posti di lavoro e facesse crescere l’economia. Il rapporto pubblicato dal Telegraph contraddice studi governativi secondo cui l’appartenenza alla Ue varrebbe 2 mila euro l’anno a persona per gli olandesi. Commenta il ministro delle Finanze di Amsterdam: «Non c’è ragione di cacciarsi in nuove avventure». Ma intanto a Londra il fronte degli euroscettici trae nuova linfa: «Uno studio autorevole perché prodotto da una credibile società della City», dice il deputato conservatore Douglas Carswell. «Come l’Olanda, la Gran Bretagna è una piccola nazione che ha prosperato grazie ai commerci globali. Paesi come i nostri starebbero meglio in un’Europa diversa». Il primo ministro britannico David Cameron ha promesso un referendum sulla Ue nel 2017, se sarà rieletto il prossimo anno.
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