Kiev: separatismo in agguato

Loading

Simone Pieranni, il manifesto

La situa­zione ucraina diventa ogni giorno più com­plessa, a con­fer­mare come l’esito della caduta di Yanu­ko­vich sia foriero di eventi col­le­gati tra loro e in grado di modi­fi­care per sem­pre l’assetto dell’area. Ora tutti gli occhi sono pun­tati sulla Cri­mea, dove oggi arri­ve­ranno i sen­taori russi da Mosca, come annun­ciato ieri, men­tre a Kiev, con i neo­na­zi­srti di Pra­vyi Sek­tor a pre­si­diare piazze e strade (l’agenzia Inter­fax a que­sto riguardo ha rac­con­tato di minacce di Set­tore destro, lamen­tate dalla pro­cura della regione Volyn, nord ovest del paese), viene rin­viata a gio­vedì la for­ma­zione del governo che dovrebbe por­tare il paese alle ele­zioni del 25 mag­gio e si annun­ciano le can­di­da­ture alle presidenziali.

Nella gior­nata di ieri è giunta una noti­zia che potrebbe riguar­dare l’ex pre­si­dente Yanu­ko­vich, per il quale il par­la­mento ucraino ha chie­sto il giu­di­zio del tri­bu­nale inter­na­zio­nale. L’ex lea­der del paese è ancora oggi in una loca­lità non cono­sciuta, ma ieri la Reu­ters ha fatto sapere che uno dei suoi più stretti col­la­bo­ra­tori, Andriy Klyuev, uno dei pochi che gli sarebbe rima­sto fedele anche nella fuga da Kiev, sarebbe stato ferito sabato scorso, da colpi di arma da fuoco. Sarebbe vivo, salvo, e non ci sono con­ferme se Yanu­ko­vich fosse o meno insieme a lui. Que­sto fatto però lascia adito all’ipotesi che Yanu­ko­vich, possa anche essere in mano ai nemici, anzi­ché in un luogo per lui sicuro. Nella gior­nata di ieri però l’attenzione è finita ine­so­ra­bil­mente sulla Cri­mea e sull’est del paese, quello tra­di­zio­nal­mente più filo russo.

Nella mat­ti­nata era stato il nuovo pre­si­dente ad inte­rim di Kiev a lan­ciare un allarme: «Nelle regioni rus­so­fone, ha spe­ci­fi­cato Tur­chy­nov, c’è una forte oppo­si­zione alla cac­ciata di Yanu­ko­vich ed esi­stono peri­coli di sepa­ra­ti­smo: rap­pre­sen­tano una grave minac­cia, che il nuovo governo dovrà evitare».

Non a caso, i soste­ni­tori del Fronte Cri­mea, filo­russi, hanno mani­fe­stato ieri di fronte al Par­la­mento della Repub­blica, a Sim­fe­ro­pol, chie­dendo una «rispo­sta forte» agli svi­luppi poli­tici in corso a Kiev. Il Par­la­mento è stato con­vo­cato in ses­sione straor­di­na­ria oggi e alcuni depu­tati hanno pro­po­sto un refe­ren­dum per l’indipendenza. A Seba­sto­poli ci sono state mani­fe­sta­zioni anti Kiev e filo russe ed è stata decisa la deca­denza del sin­daco sug­ge­rito da Kiev, Yatsuba, sosti­tuito dal russo Cha­liy. Il capo della poli­zia di Seba­sto­poli ha anche spe­ci­fi­cato, che i suoi uomini «non segui­ranno gli ordini cri­mi­nali di Kiev».

E pro­prio da Seba­sto­poli è arri­vata la noti­zia più poten­zial­mente rile­vante della gior­nata di ieri: secondo quanto appreso, blin­dati russi sareb­bero pronti a inter­ve­nire; una dispo­si­zione data dal quar­tier gene­rale della flotta del Mar Nero, uti­liz­zando i suoi mezzi a dispo­si­zione in loco, secondo quanto comu­ni­cato dai media locali. Per ora, però, dal comando solo un no com­ment. Nel frat­tempo sono state costi­tuite bri­gate di auto­di­fesa, in par­ti­co­lar modo per tute­lare il nuovo sin­daco russo, dove anche ieri nume­rosi mani­fe­stanti hanno chie­sto l’intervento di Mosca con slo­gan come «Rus­sia noi siamo tuoi figli».

Inol­tre, secondo il sito Life?new?.eu, ripreso dalle agen­zie, «i cosac­chi russi del Don sono pronti a sbar­care in Cri­mea per aiu­tare i loro con­na­zio­nali nel brac­cio di ferro con Kiev. «Siamo pronti ad aiu­tare, a dare una mano per la pace in zona», dice Alek­sandr Tse­riuta, lea­der dei cosac­chi della regione di Rostov sul Don. Già oggi si sono mobi­li­tati per la par­tenza imme­diata in 50, e un migliaio sono dispo­ni­bili a seguire il loro esem­pio. Intanto seguono corsi corsi di lotta e autodifesa».

A Kiev intanto pro­se­guono le ope­ra­zioni poli­ti­che: rin­viata la data di for­ma­zione del governo, si pre­sup­pone che i can­di­dati alla pre­si­denza pos­sano essere, prin­ci­pal­mente, quat­tro per­sone: il lea­der di Udar, l’ex cam­pione mon­diale di pugi­lato Vitali Kli­tschko, il lea­der del par­tito Patria Arseny Yatse­niuk (quello dell’ex pre­mier Iulia Timo­shenko di cui Yatse­niuk è fedele alleato da tempo), il pre­si­dente del par­tito di estrema destra Svo­boda Oleg Tia­gh­ni­bok, e la stessa Timo­shenko. Ieri ha annun­ciato di voler cor­rere anche Mikhail Dob­kin, capo dell’amministrazione regio­nale filo­russa di Khar­kov. Per quan­tor riguarda Tia­gh­niok, del par­tito Svo­boda (Libertà), fino al 2004, vale a dire prima della for­ma­zione di Svo­boda, mili­tava nel par­tito nazio­nal socia­li­sta ucraino, accu­sato di essere xeno­fobo, anti­se­mita e che non nascon­deva, come del resto Svo­boda, carat­te­ri­sti­che neo nazi­ste.
Impor­tanti, infine, le modi­fi­che appor­tate dal mini­stro dell’interno di Kiev: sono stati rimossi il capo del dipar­ti­mento di pub­blica sicu­rezza e i coman­danti della poli­zia delle regioni di Kiev, Dni­pro­pe­tro­vsk, Cer­kasy e della Transcarpazia.

Il nuovo mini­stro dell’Interno ad inte­rim, Arsen Ava­kov, ha inol­tre ordi­nato un’inchiesta su alcuni diri­genti di poli­zia accu­sati di abuso di potere. L’inchiesta è con­dotta da una com­mis­sione di 29 fun­zio­nari del ministero.



Related Articles

“Il caldo era insopportabile e ho bevuto acqua dei fiumi ma non ho mai avuto paura”

Loading

Le prime parole del ricercatore medico laziale rilasciato in Orissa Mi hanno rubato dieci giorni della mia vita, sono arrabbiato con loro Adesso però mi interessa soltanto la sorte di Paolo, è una persona straordinaria, voglio rivederlo presto

Banlieues un anno dopo

Loading

Parigi teme una nuova rivolta. Il problema sicurezza è un tema caldo del dibattito in vista delle presidenziali Il sindaco

Green jobs Rifiuti, e il Paese torna al lavoro

Loading

89.000 posti se l’Italia nel 2020 riciclerà il 50% degli scarti urbani. Lo prevede il rapporto del consorzio Conai presentato oggi agli Stati Generali dell’economia sostenibile a Rimini Fiera, dove si fa il punto sul futuro dell’ambiente

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment