Il neo zar Putin e la gigantomania del popolo russo

by Sergio Segio | 8 Febbraio 2014 14:27

Loading

Il risul­tato poli­tico delle Olim­piadi di Sochi sarà un raf­for­za­mento di Putin forse momen­ta­neo, se non inter­ver­ranno fatti che potreb­bero «spor­carle», ovvero atti ter­ro­ri­stici o mas­sicce con­te­sta­zioni di atleti e non, con­tro la svolta auto­ri­ta­ria impressa, con l’approvazione di leggi come quella che vieta di par­lare di omo­ses­sua­lità. Putin dalle Olim­piadi si attende il suo trionfo. Biso­gnerà vedere se lo otterrà, ma a tal fine sono in campo tutti i mass media russi.
Riguardo le pro­te­ste, la tat­tica di Putin è quella di farle pas­sare sotto silen­zio, smi­nuirne l’importanza, stem­pe­rare e muo­versi con pru­denza. Putin con que­ste Olim­piadi vuole indi­care alla Rus­sia che il suo futuro è quello di una grande potenza spor­tiva e che gli inve­sti­menti per l’evento sono un fat­tore di svi­luppo, che dovrà essere auto­nomo. Non si sanno i dati esatti sui costi. Una fonte uffi­ciale parla di 214 miliardi di rubli, circa 45 miliardi di euro. Un’altra fonte parla di 1.300 miliardi, ossia 250 miliardi di euro e passa, com­pren­dendo nel conto le spese per le infra­strut­ture della zona. Putin esclude che una parte di que­sti soldi sia andata nelle tasche di cor­rotti. Molti si chie­dono se è giu­sto che un paese ancora in via di svi­luppo si assuma costi così ingenti, per un evento spor­tivo sia pure impor­tante. In effetti, la Rus­sia è il paese più povero tra quelli che hanno finora orga­niz­zato le Olim­piadi inver­nali. Il red­dito pro capite russo nel 2014 è pari allo 0,24% di quello ame­ri­cano; l’Italia delle olim­piadi di Torino, 2006, aveva un red­dito pro-capite pari al 63% di quello ame­ri­cano. Si può con­cor­dare con chi sostiene che le Olim­piadi di Sochi sono state rea­liz­zate da un paese in via di svi­luppo, pur essendo un’iniziativa da mondo svi­lup­pato.
Ne con­se­gue che ciò che la Rus­sia è riu­scita a fare o a non fare, a Sochi è dovuto a que­sto sua rela­tiva arre­tra­tezza. Del resto dif­fi­cil­mente il russo comune si dolerà se in un albergo nuovo di Sochi non sono stati messi i bidè. In Rus­sia la mag­gior parte delle abi­ta­zioni fanno a meno di que­sto accessorio.Riderà invece sod­di­sfatto appren­dendo che una stanza è stata tro­vata arre­data con un ritratto del neo­zar. Gli ana­li­sti russi fanno osser­vare che Rus­sia e Nige­ria hanno quasi lo stesso grado di svi­luppo e vigono le stesse leggi omo­fobe; si chie­dono dun­que i motivi della con­danna occi­den­tale della sola Rus­sia. E accu­sano: 30 anni fa anche i paesi svi­lup­pati erano con­tro l’omosessualità.
Come è noto, in Bra­sile con­tro le ingenti spese per le Olim­piadi pros­sime si sono avute pro­te­ste che sono durate a lungo. Per­chè in Rus­sia non è sorto un movi­mento del genere e le cri­ti­che sono venute solo da ristretti gruppi, inte­res­sati solo all’omosessualità? Per­ché Putin nell’assumere que­sta ini­zia­tiva, ha per­se­guito una serie di scopi in buona parte con­di­visi dalla popo­la­zione. Cono­sce la pan­cia del paese, le aspi­ra­zioni pro­fonde tese al riscatto nazio­nale, le fru­stra­zioni e l’aggressività che anima gran parte dei russi (per Levada-Tsentr, il 70% degli inter­pel­lati). Soprat­tutto, ha guar­dato alla sua base sociale di spi­rito con­ser­va­tore, per la quale vanno bene ini­zia­tive che non met­tano in discus­sione lo sta­tus quo. Di essa ha biso­gno per con­se­guire l’obiettivo della rile­git­ti­ma­zione del pro­prio regime con­te­stato da una parte del popolo. Sa che i russi son un popolo di sogna­tori , abi­tuato a farsi cat­tu­rare da opere e idee gran­diosi. La gigan­to­ma­nia dei russi. Que­sto sogno si con­cre­tizza anche nella richie­sta di uno stato forte e nel pri­mato della Rus­sia nel mondo. Il popolo russo subi­sce come fru­stra­zione l’attuale posto della Rus­sia nel mondo, il suo regresso nello sport , dove è supe­rata oltre che dagli Stati Uniti anche dalla Cina. È un’ aspi­ra­zione sto­rica alla grandezza.

Post Views: 210

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2014/02/il-neo-zar-putin-e-la-gigantomania-del-popolo-russo/