by redazione | 28 Febbraio 2014 8:42
KIEV – Militari russi hanno preso nella notte il controllo dell’aeroporto di Belbek, vicino a Sebastopoli: lo riferisce Interfax citando fonti militari di Sebastopoli, secondo cui l’azione serve per “prevenire l’arrivo di militanti”. Lo scalo, di proprietà dell’aeronautica ucraina, è presidiato lungo tutto il perimetro. C’è pure un blindato. L’aeroporto è comunque rimasto aperto. Manifestanti filorussi sono all’interno, ma non ostacolano il suo funzionamento. “E’ un’invasione militare e un’occupazione”, ha scritto in un post su Facebook il ministro dell’Interno di Kiev Arsen Avakov.
“L’aeroporto funziona normalmente”, ha detto un responsabile amministrativo. I primi voli della giornata, per Mosca e Kiev, non sono stati annullati e i passeggeri passano senza problemi i normali controlli di sicurezza.
Sono presenti anche una dozzina di civili pro-Russia di tutte le età, che dicono di essere lì per mantenere l’ordine. “Siamo tutti dei volontari, siamo qui per impedire l’atterraggio di fascisti o radicali provenienti dall’ovest dell’Ucraina”, ha detto un loro portavoce improvvisato, che si presenta come ex ufficiale di polizia.
Sono arrivati all’aeroporto su tre camion senza targa. Davanti all’aerostazione si è subito raccolta una folla di manifestanti che sventolano bandiere della flotta russa del Mar Nero.
Intanto a a Kiev il nuovo governo incassa il sostegno di Washington. Il vicepresidente americano Joe Biden ha telefonato al neo primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk per promettere il “sostegno totale” degli Stati Uniti ai nuovi dirigenti del paese.
Giovedì mattina a Simferol, capitale della regione autonoma della Crimea, un commando di uomini armati pro-Russia aveva preso possesso della sede del parlamento e del governo locale, e aveva issato la bandiera russa sulla facciata dell’edificio.
Alcune ore più tardi il parlamento aveva indetto per il 25 maggio un referendum per chiedere maggiore autonomia e aveva deposto il governo locale.
La Crimea, penisola sul Mar Nero, nel sud dell’Ucraina, è popolata in maggioranza da russi. Si tratta in effetti di una regione russa annessa all’Ucraina nel ’54 da Krusciov. Mosca ancora oggi mantiene nella penisola la base della sua flotta del Mar Nero. Dopo la cacciata del presidente filo-russo Viktor Ianukovich e la presa del potere a Kiev da parte dell’opposizione nazionalista, in Crimea si sono accese tensioni separatiste da parte dei russofoni.
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