Boldrini: «Attacco eversivo Sul blog di Grillo potenziali stupratori»

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ROMA — Reagisce Laura Boldrini, e attacca. Quel video postato da Grillo con il titolo «Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?», quelle offese sessiste poi cancellate ma di cui si è ancora tanto parlato ieri, continuano ad alimentare lo scontro politico e istituzionale. In collegamento telefonico con Massimo Giletti su Raiuno, la presidente della Camera non usa mezze parole. «Questo è un attacco eversivo contro le istituzioni — dice —. Un attacco che deve essere respinto da tutte le forze democratiche. Alla Camera c’è gente che lavora seriamente per cambiare le cose dal di dentro e questo non può essere distrutto». È indignata la Boldrini, spiega che «tanta rabbia e tanto odio, invece della volontà di confrontarsi, si sono visti solo in dittatura». Poi si chiede: «Come fanno le deputate e le sostenitrici del M5S ad accettare quello che accade?». Il punto, aggiunge la presidente della Camera, è «che i deputati del M5S non sanno utilizzare gli strumenti che ha l’opposizione. Devono imparare».
Da RaiUno a RaiTre con Fabio Fazio, Laura Boldrini ha ribadito la sua posizione. Ha parlato di «terribile ondata di violenza scagliata contro governo e presidenza della Camera da persone che non sono capaci di trattenere la loro rabbia»; ha aggiunto di vedere un’«emergenza democratica» e sul video postato da Grillo ha ribadito che si è trattato di una vera e propria «istigazione alla violenza sessista, chi partecipa al quel blog non vuole il confronto ma offendere e umiliare. Sono potenziali stupratori».
Quando Fazio le ha letto la dichiarazione della mattina del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio del M5S («se siamo eversori, per noi Laura Boldrini non è più la presidente di tutte le forze politiche della Camera ma fa soltanto gli interessi della maggioranza. Ormai non è super partes ma è scesa in campo»), lei ha replicato: «Stupisce questa affermazione, io sono totalmente di garanzia, adempio ogni giorno al mio ruolo di garanzia, ruolo che è lo stesso che Di Maio dovrebbe svolgere, come vicepresidente. Ma lui non lo sta facendo».
Fazio ricorda anche alla presidente le parole di Loredana Lupo, la deputata grillina che è stata colpita dal questore della Camera Stefano Dambruoso, che si è poi scusato. «Ha ragione la Boldrini a condannare i gesti violenti ma su di me non ha speso una sola parola — ha detto la Lupo —, su quanto mi è accaduto nessuna condanna e questo non mi pare giusto». «La mia condanna è totale per tutti gli episodi violenti — è stata la replica della Boldrini —. C’è un’istruttoria in corso, si esamineranno tutti i fatti accaduti in Aula e si prenderanno le giuste misure». Lo scontro resta ad altissimi livelli. Ieri Grillo, dopo la cancellazione dei post ingiuriosi che aveva fatto pensare ad una frenata, ha ritwittato una foto con la Boldrini in primo piano e alle sue spalle modelle in bikini succinto con scritta su lato b «We want Matteo». «Che razza di ipocrita. La Boldrini è cieca quando le conviene», scrive Grillo. E ancora: «Questa è propaganda politica di Matteo Renzi sul corpo delle donne». E sempre su Twitter un militante dei 5 Stelle ha postato la foto di un libro di Corrado Augias gettato nel camino acceso. Il giornalista e scrittore aveva usato toni duri contro il Movimento da Daria Bignardi su La7, dopo l’intervento del grillino Alessandro Di Battista.
Nei prossimi giorni sarà la legge elettorale a tener banco. Grillo ne parla nel suo blog definendola «Pregiudicatellum». Il vicepremier Alfano avverte: «Ai grillini diciamo che noi vogliamo fare la legge elettorale e interventi sul lavoro. Quindi, se devono fare proteste le facciano fuori dal Parlamento».
Mariolina Iossa


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