Oxfam: ottantacinque super-ricchi governano il 99%

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Secondo il movi­mento ame­ri­cano, infatti, l’1% della popo­la­zione mon­diale detiene più della metà della ric­chezza mon­diale e con­danna alla mise­ria il resto del pia­neta, cioè il 99% delle donne e degli uomini. Oxfam dimo­stra che que­sta stima era appros­si­mata per difetto. La ric­chezza di metà della popo­la­zione mon­diale, 3 miliardi e 570 milioni di per­sone, è dete­nuta solo da 85 super-ricchi. Buona parte dei soldi espro­priati, sot­to­li­nea il rap­porto, è stata occul­tata nei para­disi fiscali. Oggi sette per­sone su 10 vivono in paesi dove meno dell’1% delle fami­glie detiene il 46% della ric­chezza glo­bale che viene cal­co­lata in 110.000 miliardi di dol­lari. Que­sta estrema dise­gua­glianza tra ric­chi e poveri pro­duce un pro­gres­sivo annien­ta­mento dei pro­cessi demo­cra­tici a favore delle élite eco­no­mi­che che pie­gano le poli­ti­che nazio­nali ai loro interessi.

Sin dalla fine degli anni Set­tanta, la tas­sa­zione per i più ric­chi è dimi­nuita in 29 paesi su 30. I ric­chi non hanno solo gua­da­gnato di più, ma hanno potuto bene­fi­ciare di un taglio delle tasse. In più hanno strap­pato risorse fon­da­men­tali alle classi povere e medie, cioè le vit­time della grande reces­sione glo­bale ini­ziata nel 2007–2008. Dai son­daggi con­dotti in India, Sud Africa, Spa­gna, Gran Bre­ta­gna e Stati Uniti, la mag­gior parte degli inter­lo­cu­tori di Oxfam è con­vinta che le leggi e i par­la­menti lavo­rino solo per favo­rire i più ric­chi. In Africa le mul­ti­na­zio­nali, in par­ti­co­lare quelle dell’industria mine­ra­ria estrat­tiva, usano la loro influenza per non pagare tasse e royal­ties. In India, i miliar­dari sono aumen­tati dopo l’adozione da parte del governo di poli­ti­che fiscali regres­sive. Negli Usa il red­dito dell’1% delle fami­glie ha rag­giunto il livello della vigi­lia della Grande Depres­sione. In Europa i red­diti delle 10 per­sone più ric­che supe­rano il costo totale delle misure di sti­molo attuate nell’Unione Euro­pea tra il 2008 e il 2010 (217.000 milioni di euro con­tro 200.000).

Oxfam si appella alla neces­sità di com­bat­tere la dise­gua­glianza «per vin­cere la lotta con­tro la povertà». Il pre­si­dente Usa Obama ne ha fatto un ves­sillo. Anche a Davos dicono di volersi impe­gnarsi in tal senso.

Riu­sci­ranno a fer­mare la guerra in corso con­tro i poveri?


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