E se vincesse una coalizione di minipartiti?
Un’ipotesi certo remota, ma non del tutto inverosimile, mostra tutti i gravi buchi neri dell’Italicum che lo smontano come tecnica dotata di coerenza formale. È possibile che nelle prossime consultazioni il panorama elettorale si articoli in questo modo. Con il Pd fermo al 32 per cento, non scatta il premio. Si va quindi al secondo turno. E si tratta di stabilire quale altra coalizione accederà al ballottaggio. È qui che però sono possibili delle sorprese.
Con il 20 per cento ciascuna, Fi e M5S non ce la fanno perché, nell’ipotesi di scuola, va meglio di loro un costituendo quarto polo di centrodestra. E quindi con il 21 per cento dei consensi, tocca ad Alfano affrontare il Pd al secondo turno. E però, dando un’occhiata all’interno della sua variegata coalizione, i rapporti di forza paiono essere così distribuiti: minoranze linguistiche e Lega 3,5; Udc 4,5; Scelta civica 3,5; Fratelli d’Italia, Futuro e libertà ed altre di destra 4,5; Ncd 4,9. La ripartizione dei voti rivela un autentico paradosso. La coalizione supera abbondantemente il 12 per cento, quale soglia minima per avere rappresentanza, ma nessuna delle forze che la compongono ha ottenuto singolarmente il minimo dei voti (5 per cento) necessari per avere dei seggi. In virtù dell’alleanza con una minoranza linguistica del Trentino o della Valle d’Aosta può però avere l’opportunità di accedere al ballottaggio in quanto rispecchia le specifiche condizioni previste nell’art. 14 ter (punto 16, 3, a).
Portando agli estremi limiti il paradosso, si potrebbero sperimentare delle conseguenze ancora più bizzarre. La seconda coalizione vince la gara del ballottaggio acquisendo sul campo il diritto al premio del 53 per cento dei deputati. Ma a chi assegnare i 340 seggi se nessun partito ha superato il 5 per cento? Si può avere un vincitore senza seggi? Se il premio va attribuito alla lista di una minoranza linguistica, si incontra una tangibile difficoltà: essa non ha presentato che una manciata di candidature. Sia i seggi conquistati dalla coalizione al primo turno (circa 130) sia i seggi (340) aggiudicati nel ballottaggio non potrebbero essere attribuiti. L’Italicum contiene un meccanismo che rischia di far saltare tutto.
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