Cgil, congresso teso: Camusso incontra i delegati Fiom

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Come da impe­gno preso la set­ti­mana scorsa, Susanna Camusso ha incon­trato le Rsu Fiom della Fiat di Pomi­gliano. I lavo­ra­tori, pre­oc­cu­pati dal nuovo accordo sulla rap­pre­sen­tanza, le ave­vano con­se­gnato una let­tera, pro­prio durante il diret­tivo che ha appro­vato il testo. Le con­te­sta­zioni erano arri­vate dalla Fiom e dall’area della sini­stra Cgil, in par­ti­co­lare da Lavoro Società, soprat­tutto su due punti: le san­zioni intro­dotte per chi non rispetta gli accordi – che ini­bi­reb­bero l’attività dei dele­gati e vin­co­le­reb­bero il diritto di scio­pero – e i col­legi arbi­trali, com­po­sti da con­fe­de­rali e imprese, che sareb­bero chia­mati a san­zio­nare le cate­go­rie «ribelli».

Susanna Camusso, accom­pa­gnata da alcuni rap­pre­sen­tanti della sua segre­te­ria, ha cer­cato di ras­si­cu­rare i dele­gati. «Il testo del 10 gen­naio – ha spie­gato Camusso – rea­lizza due impor­tanti richie­ste sto­ri­che della Cgil: la ricon­qui­sta della cen­tra­lità del con­tratto nazio­nale e del diritto alla con­trat­ta­zione azien­dale, affi­dando alle lavo­ra­trici e ai lavo­ra­tori, con il loro voto, il giu­di­zio defi­ni­tivo sui con­tratti. Inol­tre defi­ni­sce i cri­teri della cer­ti­fi­ca­zione della rap­pre­sen­tanza di ogni sin­da­cato: per la prima volta, attra­verso obiet­tivi cri­teri di misu­ra­zione, sapremo chi effet­ti­va­mente rap­pre­senta chi». La Cgil ha riba­dito la «dispo­ni­bi­lità a illu­strare que­sti con­te­nuti nelle assem­blee con­gres­suali». Che saranno, c’è da scom­met­terci, molto tese.


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