Adozioni, 2.825 bambini trovano casa in Italia. Lombardia la più accogliente

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ROMA – Continua a calare il numero delle adozioni internazionali in Italia, ma il trend negativo sembra almeno rallentare. Lo attestano i dati provvisori diffusi dalla Commissione per le adozioni internazionali. Nel corso del 2013 è stata rilasciata l’autorizzazione all’ingresso in Italia per 2.825 bambini provenienti da 56 paesi, adottati da 2.291 famiglie residenti in Italia.

Adozioni internazionali 2013 - coppie autorizzate

Se dal 2005 al 2010 il trend positivo è stato costante – partendo da 2.874 minori fino ai 4.130 del 2010 – è dal 2011 che si assiste all’inversione di tendenza: il dato scende a 4.022 minori, per crollare a 3.106 l’anno successivo (-22,8 per cento). Il 2013 registra un ulteriore peggioramento, con -9,1 per cento, pur sempre inferiore rispetto al crollo dell’anno precedente. Il calo dell’ultimo biennio, secondo la Commissione, è dovuto soprattutto al rallentamento delle attività in Colombia (- 131 adozioni tra il 2012 e il 2013), Brasile (-83) e Ucraina (-79), cui fa da contraltare l’andamento positivo in Etiopia (+60), Polonia (+57) e Vietnam (+36).

Un bambino adottato ogni quattro nel 2013 proveniva dalla Federazione Russa. Le altre principali aree di provenienza sono Etiopia, Polonia, Brasile, Colombia, sono i 5 maggiori paesi di origine dei bambini adottati ne. Dalla sola Federazione Russa provenivano 730 minori entrati in Italia nel 2013, pari al 25.8 % del totale. L’Etiopia, con 293 minori (10,4%), è il secondo Paese di provenienza, seguito dalla Polonia con 202 minori (7.2%), dal Brasile con 187 (6.6%) e dalla Colombia con 179 (6.3%).

I bambini autorizzati all’ingresso vivono soprattutto in Lombardia, che nel 2013 ha accolto 488 minori, il 17.3% del totale. Seguono la Toscana (299 minori, 10.6%), il Lazio (287, 10,2%), la Campania (270, pari al 9.6%), il Veneto (239, 8,5%), la Puglia (184, 8.5%) e la Sicilia (166, 5.9%). “Questi dati confermano, come nel 2012, la stabilizzazione dell’incremento delle adozioni nelle regioni meridionali – fa sapere la Commissione -, con il 31,1% del totale dei minori autorizzati all’ingresso nel 2013”.

Il 2013 è stato contrassegnato dal calo dell’età media dei minori adottati: 5,5 anni rispetto ai 5,9 del 2012. Nel dettaglio, l’età media è stata di 4,6 anni per i bambini provenienti dalla Federazione Russa, 2,3 anni per l’Etiopia, 7,7 per la Polonia, 7,9 per il Brasile e 6,5 per la Colombia. Il rapporto statistico annuale sarà disponibile sul sito della Commissione nel mese di febbraio.  (gig)

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