I marchi del lusso rilanciano Piazza Affari

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MILANO — Un 2013 da ricordare per i principali mercati finanziari mondiali. Da cui non fa difetto Piazza Affari anche se resta lontana dai record di Wall Street (+27% il Dow Jones) e della Borsa Tedesca (+25% il Dax). Borsa Italiana ha infatti chiuso l’anno con il Ftse Mib in crescita del 16,5% a 18.967,71 punti, dopo aver toccato il 22 ottobre un massimo a 19.372 e il 25 giugno un minimo a 15.057 punti.
La capitalizzazione complessiva delle società di Piazza Affari sale a 438,2 miliardi (+19,9% rispetto al 2012) e vale il 28,1% del Pil, contro il 22,5% di una anno fa. Da segnalare che maggiori performance fanno il paio con maggiori scambi: nel 2013 la media giornaliera del controvalore scambiato è passata da 2 a 2,2 miliardi pari a un totale di 540,7 miliardi (dai 503,2 miliardi del 2012 ma ancora lontani dai 706,7 miliardi del 2011). Se per volumi Unicredit (95,2 miliardi trattati) è stato il titolo migliore, le regine quanto a performance sono state invece Yoox (+173%), Fonsai (+147%) e Mediaset (122%) che hanno più che raddoppiato il loro valore. La maglia nera spetta a Saipem (-47% circa) che ha dimezzato la sua capitalizzazione nonostante l’anno positivo dei mercati. Ma il 2013 passerà alla storia anche per il ritorno delle matricole: 18 nuove aziende sono sbarcate sul listino, il triplo rispetto al 2012. Con una domanda superiore a 20 miliardi, su un’offerta di 680 milioni, Moncler è stata la quotazione maggiore per controvalore richiesto dal 2000. E il ritorno delle matricole a Piazza Affari segna un punto di svolta. «Il 2013 è stato un anno molto importante grazie ai nuovi progetti e alla ripresa delle nuove quotazioni – spiega Raffaele Jerusalmi, ad di Borsa Spa – il ritorno delle Ipo rappresenta un nuovo punto di partenza importante non solo per il mercato finanziario, ma per tutta l’economia italiana ». Le società quotate a Piazza Affari, considerando sia quelle di nuova ammissione (1,35 miliardi) che quelle già presenti sul listino (0,94 miliardi), hanno raccolto complessivamente 2,3 miliardi di capitali sul mercato. «L’utilizzo del mercato dei capitali per finanziare la crescita da parte delle aziende – precisa Jerusalmi – può rappresentare un motore di sviluppo importante per il nostro Paese». Infine oltre ai collocamenti, lo scorso anno sono state lanciate 7 offerte pubbliche di acquisto, per un controvalore di 1,3 miliardi. E così complessivamente sono state ammesse al mercato venti nuove società (tenendo conto anche di Cnh e World Duty Free) e 17 sono state revocate, per un totale di 326 aziende quotate (dalle 323 del 2012), di cui 290 sul mercato principale Mta, 68 sul segmento Star e 36 sull’Aim Italia.
Infine, il 2013 è stato l’anno dei record anche per le contrattazioni dei titoli obbligazionari. Con 1.199 strumenti quotati (erano 1.177 a fine 2012) di cui 108 Titoli di Stato, 690 Obbligazioni e 401 Eurobonds e ABS, il mercato dedicato ai bond Mot ha registrato il nuovo massimo storico per controvalore scambiato: sono stati trattati 328,6 miliardi di controvalore, il +2,2% rispetto al 2012. Il collocamento del Btp Italia dello scorso 5 novembre, ha stabilito il nuovo record assoluto per scambi sulla Borsa Italiana delle obbligazioni. In una singola seduta sono passati di mano 252.688 contratti (controvalore di 18,3 miliardi).


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