Alfano: non tollereremo città in fiamme

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ROMA — La protesta dei Forconi non si placa. Anche ieri le strade dell’Italia intera sono state invase da presidi, blocchi e manifestazioni. «Non accetteremo che le città vengano messe a fuoco» ha fatto sapere il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano, mentre al ministero dei Trasporti è stato convocato un tavolo per gli autotrasportatori per martedì prossimo.
Ancora ieri i punti più caldi della protesta sono stati Torino e Genova e in generale tutta la Liguria. È stata bloccata la linea ferroviaria GenovaVentimiglia, mentre a Savona un gruppo di manifestanti ha minacciato di bruciare i libri di una libreria. A Milano il fulcro della protesta è stato a piazzale Loreto, mentre a Napoli c’è stato un volantinaggio in piazza Carlo III e a Battipaglia è stato chiuso lo svincolo dell’autostrada. In Sicilia un arresto in provincia di Messina (un uomo ha colpito un automobilista con una chiave inglese), a Cagliari un presidio davanti all’Agenzia delle Entrate mentre in Puglia i commercianti sono stati costretti a chiudere i negozi a Barletta e ad Andria.
«Non accetteremo le minacce ai commercianti», ha detto ancora il vicepremier Alfano che ieri ha convocato un vertice per la sicurezza al Viminale al quale hanno partecipato anche i capi dei servizi segreti: molta la paura che in questo movimento dei Forconi ci possano essere infiltrazioni esterne, anche di criminalità organizzata.
A Roma il rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine davanti ai palazzi della politica potrebbe non servire più, visto che uno dei leader dei Forconi, Mariano Ferro, ha fatto sapere che la «marcia su Roma» prevista per oggi è rinviata a data da destinarsi «e comunque sarà una manifestazione del tutto pacifica, con le nonne e i bambini», ha puntualizzato Ferro che appartiene alla categoria degli agricoltori.
Intanto sono scesi in campo in contemporanea il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e quello del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Berlusconi ha aperto le porte di Forza Italia al movimento dei Forconi e li incontrerà oggi nel pomeriggio, alle cinque.
Grillo ha invece lanciato un appello ai poliziotti (prendendo spunto da quel gruppo che ieri si è tolto il casco davanti ai manifestanti) ai carabinieri e all’esercito. «Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, ma invece di unirvi alla protesta del popolo». Dura la replica del neosegretario del Pd Matteo Renzi alle dichiarazione del leader del Movimento 5 Stelle. «Quanto chiesto da Grillo alle forze dell’ordine dopo il loro atteggiamento verso i Forconi è demagogico e strumentale».


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