by Sergio Segio | 20 Novembre 2013 14:13
MILANO – In Italia i giocatori d’azzardo “problematici” sarebbero 590 mila. È quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Università La Sapienza di Roma e da Ipsos, finanziata da Sisal e Lottomatica, e presentata questa mattina a Milano al Piccolo Teatro (vedi lancio precedente). L’indagine è stata eseguita su un campione di 2.015 persone, rappresentativo della popolazione che negli ultimi 12 mesi ha giocato in denaro almeno una volta. Il risultato è che i giocatori problematici sono l’1,65% della popolazione italiana, in aumento però rispetto al 2008 quando erano l’1,27%. Vivono soprattutto al nord est e in centri abitati con più di 250mila residenti, hanno altri membri della famiglia che giocano forte, spendono più di quanto guadagnino e hanno contratto debiti. Inoltre nutrono credenze errate rispetto al gioco e sovrastimano la loro capacità di vincere e di autocontrollarsi.
I dati di questa ricerca contrastano con quelli resi noti proprio ieri dalla Federazione italiana pensionati attività commerciali della Confesercenti, secondo cui solo tra gli over 65 sono ben 1 milione e 700 mila i giocatori problematici e patologici. (dp)
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