Santini, l’ex della Cisl mediatore dei conti Sindacati allo sciopero

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I soldi per soddisfare tutte le richieste di Cgil, Cisl e Uil non ci sono. Ci potrà essere qualche miglioramento sul cuneo fiscale, per dare più soldi in busta paga, si consentirà probabilmente l’indicizzazione delle pensioni fino a 3 mila euro, ma niente di più. Resterà il blocco delle retribuzioni nel pubblico impiego e non ci saranno maggiori risorse per gli investimenti. L’incontro di ieri mattina tra i segretari di Cgil, Cisl e Uil e i gruppi parlamentari del Pd è stato «interlocutorio», come si dice quando non si vuol dire che è stato un fallimento. Di certo i leader sindacali non hanno nascosto la loro delusione nei commenti al termine della riunione.
Susanna Camusso (Cgil): «Il premier Letta sbaglia quando dice che l’impianto della manovra non può essere cambiato. Questa legge mantiene il Paese in deflazione mentre continua ad aumentare la disoccupazione. Il Pd è stato comprensivo con le nostre ragioni, ma se devo dire che c’è una coerente forza nel trovare le soluzioni, mi pare che non ci sia ancora». Raffaele Bonanni (Cisl): «C’è stato molto interesse e attenzione, è stata dimostrata buona volontà, ma per la prova dei fatti bisogna attendere». Luigi Angeletti (Uil): «Hanno condiviso, ma anche sottolineato le tante difficoltà a passare a decisioni concrete». Stando così le cose, ha concluso Bonanni,«lo sciopero è l’unico modo per scuotere questo muro di gomma». Il primo pacchetto di scioperi — 4 ore articolate a livello territoriale — si svolgerà questa settimana. Venerdì toccherà alla Lombardia e a Milano, dove il comizio di chiusura sarà di Susanna Camusso. La prossima settimana Cgil, Cisl e Uil — che hanno chiesto un incontro anche al Pdl ma senza ottenere per ora un appuntamento — valuteranno come proseguire la mobilitazion e.
Enrico Marro


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