NON CI LASCIATE ABBANDONATI NEL PASSATO

by Sergio Segio | 29 Novembre 2013 8:31

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Noi ucraini siamo coscienti del fatto che dopo la firma avremmo ancora da lavorare molto e a lungo. Sappiamo anche che, per un certo tempo, ci toccheranno pesanti sacrifici. Ma tutti crediamo nel nostro obiettivo finale: la membership a pieno titolo dell’Ucraina nell’Unione Europea.
Ci crediamo, e ci speriamo ancora, nonostante in questa drammatica fase finale il presidente Yanukovich abbia frenato bruscamente, riorientato in senso contrario tutta la macchina dello Stato e rovesciato le speranze e i sogni della maggioranza dei suoi concittadini. Questo fiasco è stato causato da due motivi. In primo luogo, il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha trovato argomentazioni convincenti, che le autorità ucraine non hanno saputo ignorare. In secondo luogo, Viktor Yanukovich ha deciso che pur di salvare il suo potere personale si potesse trascurare l’avvenire del Paese. Il nostro
presidente non pensa al futuro del Paese ma solo a rafforzare una cerchia internazionale di relazioni che garantisca gli interessi suoi e dei suoi sodali.
Per silurare la firma dell’accordo ha usato argomentazioni artificiose: l’insormontabilità della pressione esercitata dalla Russia e le perdite economiche dall’associazione con l’Europa. Sì, la Russia, in verità, sta esercitando una forte pressione, ma questa pressione non avrebbe impedito a Yanukovich di firmare l’accordo, se fosse stato sicuro di poter continuare a governare nel suo stile. La democrazia, la libertà di parola, il voto regolare, la giustizia onesta, la fine della corruzione e delle persecuzioni politiche, ciò che viene richiesto dall’accordo, non sono proprio compatibili con il mantenimento del suo potere.
Adesso vedo solo due possibili varianti. La prima: sotto la pressione delle proteste di piazza che ancora continuano nelle città ucraine, Yanukovich può ancora cambiare idea e firmare oggi l’accordo in extremis. La speranza a questo punto è piuttosto flebile ma, a volte, i leader autoritari possono aver paura della ribellione popolare. Se tutto questo dovesse avvenire io chiedo agli Europei di firmare l’accordo immediatamente senza alcuna esitazione e condizione, compresa quella sulla mia liberazione.
Capisco che la mia questione personale, sia un test importante della capacità della dirigenza ucraina di ragionare e di agire alla europea. Questo test non è stato superato. Ed io, con tutto il mio cuore, vi ringrazio ancora per aver ribadito, per tre anni ormai, la necessità della libertà per i detenuti politici ucraini, per Jurij Lutsenko, per me e per tutti gli altri. Ma oggi bisogna liberare non i singoli detenuti politici, ma l’Ucraina stessa. Firmando l’accordo con noi, aiuterete tutta la nazione a superare l’abisso di civiltà in cui
si trova.
Ma la variante più probabile è purtroppo la seconda: Yanukovich non firmerà l’accordo e continuerà l’inganno dichiarando aspirazioni europee di pura facciata. Non credetegli. Se non firma oggi, non firmerà mai più. Ogni vostra indulgenza o aspettativa gli darà solo il tempo per creare una dittatura sempre più opprimente. Diventeranno un’utopia elezioni relativamente oneste, mass media parzialmente indipendenti, libera concorrenza politica ed economica, diritti civili. La società ucraina, compresa l’opposizione, è ancora talmente debole che non è in grado di resistere a queste sfide, il regresso sarà rapido e fatale. In questo caso gli ucraini resteranno in quella parte dell’umanità che vive nell’aggressiva zona rossa d’autoritarismo, sopruso, economia dei clan e corruzione.
Dunque vi prego, se Yanukovich dovesse far fallire la firma dell’accordo, non lasciate spazi alla sua dittatura. Questa non può essere considerata un nostro affare interno. Un monopolio del genere va estirpato con tutti i metodi pacifici internazionali. Perciò vi chiedo di non fidarvi della futile retorica filoeuropea del potere ucraino ma di utilizzare tutti gli strumenti affinché nel 2015 in Ucraina possano svolgersi elezioni oneste che permetteranno di sostituire il regime autoritario con un nuovo potere democratico, ed apriranno per gli ucraini una strada sicura verso l’Europa unita.
Purtroppo le sbarre che mi circondano non mi permettono di provare a convincervi personalmente. Ma anche da qui sento che siamo d’accordo: senza l’Ucraina non ci sarà una forte Europa unita e senza l’Europa unita l’Ucraina non avrà mai un futuro.

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