Hiv, Atene ospita la prima “stanza del buco”. La crisi fa esplodere uso di droghe e infezioni

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La drammatica crisi economica ha infatti fatto esplodere il consumo di sostanze stupefacenti e, in parallelo, sta diffondendo malattie sessualmente trasmissibili potenzialmente mortali come l’Aids e l’epatite: fino al 2010 il tasso di tossicodipendenti greci affetti da Hiv era 2-3%, oggi è otto volte tanto. E il 12% dei nuovi consumatori di eroina ha cominciato negli ultimi due anni, mentre il taglio del 13% della spesa sanitaria imposto dalla austerity impedisce a molti malati le cure necessarie.

Ecco perché il comitato del Consiglio d’Europa incaricato di monitorare l’uso delle droghe nel continente, il gruppo Pompidou, alla vigilia della giornata mondiale per la lotta contro l’Aids – il 1 dicembre – ha lanciato un documento che invita i governi europei a non falcidiare le spese sanitarie dirette alla prevenzione, al recupero e alla cura delle tossicodipendenze. “La dichiarazione di Atene”, questo il nome del testo presentato nella capitale greca, spiega come le misure comprese nell’austerity abbiano comportato una feroce spending review nei servizi sociali e sanitari. Ma è proprio nei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria che aumentano a dismisura le infezioni da Hiv, le morti causate dall’abuso di alcol, i suicidi e le malattie mentali.

Nella “stanza del buco” di Atene non verranno fornite le sostanze stupefacenti bensì materiale igienicamente sicuro. Secondo Sakis Papaconstantinou, responsabile dell’ambulatorio per conto dell’agenzia governativa Okana, l’esperimento potrebbe presto essere replicato in altre città della Grecia. E in Italia? I dati dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drugs Addiction non sono affatto confortanti. Insieme con Gran Bretagna, Danimarca e Lettonia, il nostro Paese sta al vertice dei maggiori consumatori di sostanze stupefacenti: il 10% degli adulti italiani risulta consumatore abituale di cocaina, anfetamine o eroina. Tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe iniettabili, il 40% è infettato da Hiv – contro la media greca del 10%, il 2% della Gran Bretagna e il 35% della Spagna. Un Paese, quest’ultimo, particolarmente colpito dalla crisi economica ma dove esistono da tempo le stanze predisposte dalle istituzioni sanitarie per gli eroinomani – così come in Svizzera, Germania, Norvegia, Olanda e Lussemburgo. Ma sono soprattutto i giovani greci i più colpiti dal virus dell’Hiv : il 33% dei consumatori di eroina e altre droghe iniettabili.

Nei giorni scorsi l’Organizzazione mondiale della Sanità aveva diffuso un rapporto sulla tragica situazione sanitaria in Grecia secondo il quale il 50% dei nuovi infetti da Hiv avevano deciso di inocularsi il virus per ricevere un fantomatico sussidio. L’Oms ha poi corretto il dossier affermando che si trattasse di un banale errore tipografico.


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