Stabilità, promessa mantenuta: nuovi fondi per le disabilità gravi
ROMA – Fondo non autosufficienza, cinque per mille, violenza di genere, emergenza Africa, lotta alla povertà estrema e anche nuove norme per la distribuzione da parte delle onlus di cibo agli indigenti. Ecco alcune delle misure relative al sociale inserite nel testo della legge di stabilità approvata a Palazzo Madama.
Fondo Non autosufficienza – Confermate le decisioni prese nei giorni scorsi dopo la manifestazione dei disabili gravi del Comitato “16 novembre”: ci sono 275 milioni di euro per il Fondo non autosufficienza previsto dalla legge 296/2006, ai quali si aggiungono ulteriori 75 milioni di euro da “destinare esclusivamente in favore degli interventi di assistenza domiciliare per le persone affette da disabilita gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da sclerosi laterale amiotrofica”. Tale disponibilità si intende aggiuntiva rispetto “alle risorse ordinariamente previste dal predetto Fondo”. Quindi l’ammontare complessivo del fondo è di 350 milioni, con una parte di 75 milioni vincolata per le disabilità gravi e gravissime, le quali potranno comunque attingere anche alla parte ordinaria del Fondo.
Cinque per mille – La legge di stabilità rende operative anche per l’esercizio finanziario 2014 (con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2013) le modalità di riparto della quota del 5 per mille in base alle scelte dei contribuenti. Il testo prevede che “le risorse complessive destinate alla liquidazione della quota del cinque per mille nell’anno 2014 sono quantificate nell’importo di euro 400 milioni”. Resta dunque anche per il 2014 il famigerato “tetto” che di fatto azzoppa le scelte dei cittadini e sottrae risorse a tutti gli enti e le organizzazioni beneficiarie.
Violenza di genere – La legge approvata dal Senato prevede anche un incremento di dieci milioni l’anno per tre anni (2014, 2015 e 2016) del Fondo per politiche relative ai diritti e alle pari opportunità: questi finanziamenti aggiungivi saranno indirizzati al “Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere” previsto dal decreto legge 93/2013 poi convertito con la legge 119/2013.
Lampedusa. Il testo della legge di stabilità prevede inoltre che per “fronteggiare la grave situazione socio-economica nell’isola di Lampedusa, determinatasi a seguito dell’eccezionale afflusso di cittadini provenienti dai Paesi del Mediterraneo, e rafforzarne !a dotazione di infrastrutture, finalizzata ad una maggiore efficienza del servizi, il Cipe assegna al Comune di Lampedusa e Linosa 20 milioni di euro per li triennio 2014-2016, a valere sulle risorse dei Fondo per lo Sviluppo e la Coesione stanziate dalla presente legge per il periodo di programmazione 2014-2020”. Entro marzo i comuni di Lampedusa e Linosa dovranno presentare un piano di interventi in materia, che riguarderanno “il miglioramento dell’efficienza della rete idrica, di riqualificazione urbanistica e di potenziamento e ammodernamento dell’edilizia scolastica”.
Povertà. Il testo conferma uno stanziamento minimo (5 milioni) per il Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, uno stanziamento di 250 milioni per la vecchia carta acquisti e uno nuovo di 40 milioni che estende anche al territorio non ancora coperto (quindi al centro-nord) la sperimentazione della nuova social card già attiva nelle 12 città più grandi e di prossima partenza in tutto il sud.
Cooperazione. Il testo della legge prevede che “a valere sulle disponibilità del fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n, 183, sono destinate, fino al limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, risorse a favore delle azioni di cooperazione allo sviluppo realizzate dal Ministero degli affari esteri, in coerenza ed a complemento della politica di cooperazione dell’Unione europea”.
Distribuzione cibo agli indigenti. La legge di stabilità prescrive un irrigidimento delle condizioni per le onlus che effettuano la raccolta e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari agli indigenti. “Gli operatori del settore alimentare, inclusi quelli della ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, che forniscono prodotti alimentari alle organizzazioni riconosciute non lucrative di utilità sociale ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n, 460, e successive modificazioni, che effettuano a fini di beneficenza, raccolta e distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, devono registrare l’oggetto, il luogo, la data, Torà e il destinatario della fornitura”. Esse inoltre devono garantire anche che “la durata e le modalità del trasporto, nonché dello stoccaggio e della somministrazione degli alimenti non inficino la sicurezza dei medesimi”. La modalità di attuazione di queste norme sarà definita, recita il testo approvato, “con decreto del ministro della Salute”, che ha peraltro già annunciato la necessità di rivedere il testo nel passaggio alla Camera. La legge prevede comunque che tali norme “non si applicheranno alla distribuzione gratuita di prodotti alimentari di proprietà degli operatori del settore alimentare effettuata dai medesimi direttamente agli indigenti”.
Varie ed eventuali. Trova spazio nel testo di legge anche l’autorizzazione di una spesa di 3 milioni di euro per il 2014 a favore del Centro nazionale di adroterapia oncologica al fine di “consentire le attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici”. Per “proseguire le attività dell’Associazione nazionale privi della vista ed ipovedenti (Anpvi onlus) e in particolare le attività del Centro autonomia e mobilità e della scuola cani guida per ciechi di Campagnano di Roma”, è autorizzata la spesa di 300 mila euro per l’anno 2014.
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