by Sergio Segio | 2 Novembre 2013 9:49
ROMA — «La genesi dell’intervento del ministro Cancellieri è sicuramente opaca. Ma l’intervento nel merito è ineccepibile». Matteo Orfini, democratico, frena sulle dimissioni, a patto che il Guardasigilli sia in grado di fare piena chiarezza.
Orfini, cosa dovrebbe dire la Cancellieri per essere convincente?
«Innanzitutto credo che la Cancellieri debba venire al più presto in Parlamento a spiegare i contorni di questo caso. La cosa grave non è l’intervento in sé, perché se una persona ha i problemi di salute che aveva la figlia di Ligresti, ritengo che non debba stare in carcere. Il punto è che la Cancellieri e il Dap devono chiarire se questo tipo di comportamenti avvengono per ogni singolo detenuto che si trovi in una situazione analoga».
Però i poveracci restano in galera.
«Lo scandalo non è quello di avere fatto questo intervento per la figlia di Ligresti, bensì se non è stato fatto per tutti gli altri in condizioni analoghe».
Il M5Stelle ha presentato una mozione di sfiducia, lei non condivide?
«La reazione dei 5Stelle è becera, nel senso che non porta a vedere il merito della questione, ovvero che chi soffre di problemi di salute non deve stare in carcere. In questo caso poi, parliamo di custodia cautelare, un problema nei problemi. Le mozioni di sfiducia andrebbero presentate al contrario se non si interviene per i poveri cristi incarcerati per la Bossi-Fini o la Fini-Giovanardi e non perché si tira fuori dal carcere una persona malata, questo sarebbe giustizialismo degno della peggiore destra».
Dalle intercettazioni risulta un rapporto di amicizia intrecciato al lavoro del figlio alla base dell’interessamento del Guardasigilli.
«La genesi dell’intervento è sicuramente opaca, ed è uno degli aspetti che la Cancellieri deve chiarire. Ma l’intervento nel merito è ineccepibile, non è che siccome è la figlia di Ligresti deve ammalarsi in carcere. Il comportamento è lecito, il punto è capire se c’è stato un favoritismo, allora sarebbe grave».
Per evitare che il governo traballi si assolve la Cancellieri?
«Il primo a essere intransigente sarà il premier Letta, se emergeranno elementi discutibili».
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