by Sergio Segio | 20 Ottobre 2013 16:08
“ DOVREBBE”, condizionale d’obbligo, perché sia la decadenza che l’interdizione devono essere votate in aula. Lì il voto segreto — perché per certo segreto sarà — potrebbe davvero riservare delle sorprese.
La decisione dei giudici di Milano cambia qualcosa sulla decadenza per via della legge Severino in corso al Senato?
No, tecnicamente non ha alcuna influenza sulla procedura del Senato. I due anni di interdizione non sono definitivi, ovviamente se la difesa di Berlusconi ricorre in Cassazione. La Suprema Corte potrebbe anche dichiarare non ammissibile il ricorso. Calcolati i tempi della “corsa” tra decadenza da legge Severino e decadenza da interdizione, gli avvocati del Cavaliere potrebbero anche valutare la chance di non ricorrere in Cassazione per giocare la carta di “buttare in pista” l’interdizione per bloccare la decadenza.
È possibile fare una stima dei tempi?
I giudici di Milano hanno annunciato che le motivazioni saranno pronte in un paio di settimane. Quindi dovrebbero arrivare a Roma, al palazzaccio, intorno al 10 novembre. Poiché non c’è una prescrizione in scadenza, la Cassazione non deve “correre”. Tuttavia, poiché il caso è politicamente caldo, almeno la decisione sull’ammissibilità potrebbe avvenire in tempi stretti. Se la causa viene giudicata da esaminare, non è pensabile una decisione prima dell’anno nuovo.
Che succede nel frattempo al Senato sulla decadenza?
La giunta per le Elezioni e Immunità ha chiuso il caso col voto sulla relazione del presidente Dario
Stefàno. In aula arrivano 41 sue pagine che si pronunciano a favore della decadenza di Berlusconi. Bisogna fissare la seduta. La legge Severino — come lo stesso Stefàno ha ripetute ormai infinite volte — dice che, in caso di condanna superiore a due anni, la Camera di appartenenza deve decidere «immediatamente ». Dalla condanna di Berlusconi — primo agosto 2013, 4 anni per frode fiscale, 3 “indultati” grazie alla legge Mastella del 2006, richiesta di affidamento ai servizi sociali già presentata e in “lista di attesa” — sono passati quasi tre mesi. Quell’avverbio — «immediatamente» — è già carta straccia.
Chi fissa, e quando, la seduta dell’aula per la decadenza?
Questa è la madre delle questioni. Dunque: tocca alla conferenza dei capigruppo stabilire la data. Ma di mezzo c’è l’intoppo della richiesta di M5S di cambiare il regolamento del Senato e abolire del tutto la possibilità di ricorrere al voto segreto. Questione posta dai grillini proprio per Berlusconi. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha tenuto la prima riunione della giunta per il Regolamento martedì 15. Lì si è deciso che non si può cambiare la regola proprio ora che c’è di mezzo Berlusconi, però si può «interpretare» il regolamento decidendo se, per la Severino, si può consentire il voto segreto.
Come andrà a finire nella giunta per il Regolamento? E soprattutto quando deciderà?
Qui c’è la “sorpresa” Zeller. Grasso è stato costretto a un primo rinvio “lungo” dovuto alla partenza per gli Usa. Se ne riparla il 29 ottobre.
Due relatori, Bernini
(Pdl) e Russo
(Pd), stanno studiando la materia. Ma come sempre contano i voti. Rispetto alla prima euforia dei fan del voto palese, Pd, M5S, Sel, i numeri fanno capire che la sconfitta è sicura. Zeller non sta col Pd, ma col Pdl. Il voto segreto vince 7 (3 Pdl, 1 Sc, 1 Lega, 1 Gal, Zeller di Svp) a 6 (3Pd, 1 Sel, 2 M5S).
Previsioni per il giorno della discussione
in aula?
Se il 29 ottobre la querelle sul tipo di voto si chiude, la capigruppo può calendarizzare la decadenza, compatibilmente con la legge di stabilità, anche nella prima o seconda settimana di novembre. Altrimenti tutto slitta a dopo, fine novembre o prima
settimana di dicembre.
In aula voto segreto o palese?
Il pronostico è che sarà segreto. Perché, come da regolamento, lo chiederanno 20 senatori. Pd, M5S e Sel ribadiranno la loro tesi — in ballo non c’è un voto sulla persona, ma sulla carica e sul plenum del Senato, tant’è che nell’udienza pubblica
del 4 ottobre in giunta era presente pure il possibile successore di Berlusconi, il molisano Ulisse Di Giacomo — ma si voterà sulla richiesta di consultazione segreta e questa potrebbe passare.
Come può finire il voto?
Sulla carta, prima della scissione di Scelta civica, il fronte della decadenza poteva contare su 43 voti in più, ridotti ora di una dozzina. I voto segreto è un vero busillis, perché nel Pdl, diviso tra lealisti e alfaniani, può accadere di tutto, così come nel Pd e tra i 5Stelle. Berlusconi può anche “vincere” e restare senatore. Almeno per la legge Severino.
Come “corrono” legge Severino e interdizione?
“Corsa” storica, non c’è dubbio. Anche perché è la prima volta. Un vero intrico di tempi. Se la seduta in aula si fa all’inizio di novembre e il fronte della decadenza (Pd, M5S, Sel, Sc, Psi, i partiti del sì in giunta) vince, Berlusconi decade. L’interdizione definitiva, in qualunque momento arrivi, non viene trattata. Se la seduta slitta a fine novembre o dicembre, e nel frattempo l’interdizione diventa definitiva, la giunta per le Immunità comincia ad occuparsene seguendo la stessa procedura della Severino (relatore, dibattito, ecc.). Considerati i tempi della giunta però, in aula si dovrebbe votare prima.
Se la decadenza non passa che succede?
Intanto succede che Berlusconi mette a segno un incredibile punto politico a suo favore. A quel punto si ripete la stessa procedura per l’interdizione e il voto potrebbe essere identico. Lui potrebbe restare senatore. Ma i giudici potrebbero sollevare un conflitto di attribuzione di fronte alla Consulta.
In aula il Pdl riproporrà il ricorso alla Consulta o alla Corte di giustizia del Lussemburgo contro la Severino. Ce la farà?
Il voto sarà palese e il Pdl dovrebbe perdere.
Berlusconi ha presentato un ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo contro la Severino. Quando e come decideranno i giudici?
Un insistente tam tam accredita una possibile risposta positiva. Ovviamente sono solo voci. Ma già se la Corte dovesse dichiarare ammissibile il ricorso questo spingerebbe il Pdl a chiedere di sospendere l’intera pratica, sostenendo la tesi che la Corte sta valutando se Berlusconi è o non è una vittima
Quando non sarà più senatore potrà essere arrestato anche se ha più di 70 anni?
Sì, può essere arrestato se il reato contestato è grave.
Il Cavaliere si può ricandidare?
Con la Severino deve “saltare” 6 anni, con l’interdizione due.
Che succede se ha un’altra condanna, per esempio per Ruby?
Perde i benefici dell’indulto e deve scontare in pieno i 4 anni.
Rischia il carcere?
Sì.
Se si dovesse approvare un’amnistia?
Un’amnistia non potrà mai coprire reati “pesanti” come i suoi.
Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2013/10/ultima-arma-il-voto-segreto/
Copyright ©2024 Diritti Globali unless otherwise noted.