Napolitano invoca l’intervento della Ue

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ROMA — «Papa Francesco ha detto: vergogna. Io posso aggiungere: vergogna e orrore». Giorgio Napolitano esprime il suo sgomento per la tragedia di Lampedusa (e si dice «impressionato dalle prove di accoglienza, per esempio dai bagnanti scesi in acqua a raccogliere i profughi»), poi guarda subito alle responsabilità politiche perché tutto questo non si ripeta. «Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti, è indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani. Occorrono azioni decise da parte della comunità internazionale e in primo luogo dell’Europa». Non può esserci solo l’Italia a fronteggiare le ondate di profughi. L’Europa deve fare la sua parte. E dunque, «non è accettabile — continua il capo dello Stato — che vengano negati a un’istituzione valida creata dalla Commissione europea, come Frontex, risorse e mezzi adeguati per intervenire senza indugio».
«È un’immane tragedia», ha twittato il premier Enrico Letta che ha telefonato al sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini promettendo di venire presto sull’isola e convocando un Consiglio dei ministri per proclamare oggi il lutto nazionale. «Chiederò a Letta di intervenire sull’Ue — ha detto Nicolini — per l’apertura di canali umanitari: lo deve pretendere». Il presidente della Camera Laura Boldrini dice «basta alla globalizzazione dell’indifferenza» ma vien a sua volta attaccata dalla Lega che la considera, assieme con il ministro Kyenge «responsabile morale», della tragedia. «Tutta colpa delle politiche buoniste della coppia Boldrini-Kyenge», dice il deputato del Carroccio Gianluca Pini.
Matteo Renzi plaude al governo «che ha proclamato il lutto nazionale». Il sindaco di Firenze ha anche chiesto che «si cancelli la Bossi-Fini sull’immigrazione clandestina» e «si assicurino alle patrie galere gli scafisti di morte». E poi ancora, come in un coro che ha unito tutte le voci della politica italiana, da destra a sinistra, «si spieghi ai tecnocrati di Bruxelles che Lampedusa è Europa».
E invece, attacca il sindaco dell’isola siciliana, l’Europa quando accadono questi drammi «si gira dall’altra parte». Poi rilancia il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Queste donne, questi bambini sono venuti in Europa, non in Italia. Sognano libertà, democrazia, benessere. L’Europa deve, deve, deve reagire con forza, prendere in mano la situazione». L’Italia, non può restare da sola a fronteggiare l’emergenza che sempre più spesso si trasforma in dramma. «Lampedusa è la frontiera dell’Europa e l’Europa deve proteggere questa frontiera — dice il vicepremier —. Noi abbiamo il dovere del soccorso, al quale adempiamo in modo straordinario, ma l’Europa non può chiudere gli occhi». Guarda a Bruxelles il governo italiano. E il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, assicura: «La Commissione sostiene gli sforzi per aumentare le risorse a Frontex, poiché queste sono tragedie che riguardano tutta l’Unione».
Mariolina Iossa


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