L’Italia acquista sei cacciabombardieri ma il Parlamento non lo sa
MILANO – A nulla sono valsi i voti di Camera e Senato di giugno e luglio 2013. Il Parlamento si era espresso affinché l’acquisto di nuovi armamenti passasse dai banchi di Montecitorio e Palazzo Madama. Invece Taglia le ali alle armi, la campagna della Rete del disarmo, della Tavola per la Pace e Sbilanciamoci, denuncia che sono in arrivo i primi sei caccia F-35 dagli Stati Uniti, senza che in aula si sia votato per l’approvazione: “Nel momento in cui tasse ed imposte aumentano si continua la scelta sconsiderata di buttare soldi nelle spese militari”, scrive la Rete nel comunicato.
“Atti formali – prosegue il comunicato – dimostrano come l’Italia si sia impegnata non solo a completare l’acquisto dei primi tre caccia già pianificati nel 2012, ma abbia altresì proceduto a confermare definitivamente ulteriori tre velivoli appartenenti al lotto numero 7 del programma, la cui determinazione avviene nel 2013”. Taglia le ali alle armi, chiede nuovi chiarimenti su ciò che sta succedendo. Nessuna notizia infatti è trapelata dal Ministero né è arrivata al Parlamento. Esautorando così i parlamentari nella partita delle armi.
A questo s’aggiunge l’arretratezza del programma Joint strike fighter, il gioiellino sgancia-bombe tanto voluto dall’Italia. L’aereo, scrivono le associazioni di Taglia le ali alle armi, riscontra “ben 719 situazioni problematiche”. In sostanza, il rischio è che l’acquisto non sia mai ultimato per dei problemi strutturali del programma che causeranno in ogni caso aggravi in termini dfi tempi e costi. La richiesta di Taglia le ali alle armi p quindi di ristabilire il ruolo del Parlamento e bloccare immediatamente ogni acquisto. E nel caso in cui i sei aerei arrivino davvero, allora il Governo deve una spiegazione al Paese. (lb)
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Colombia’s peace agreement is in shreds
Defenseless civilians are under siege. As of October 1, 2018, 343 social leaders and human rights defenders had been assassinated over the course of 18 months
La nuova strategia globale dell’Isis
Isis. La vera guerra è interna al fronte jihadista. Le prime vittime, i musulmani.
Aisha Gheddafi, la profezia sotto le bombe “Ci sarà il caos e l’Occidente si pentirà “