Casa, nuovo ‘assedio’ degli antagonisti scontri in centro e blindato assaltato
Scontri, un blindato delle forze dell’ordine assaltato, cassonetti rovesciati, uova, monetine e bottigliette d’acqua e spray urticante spruzzato contro gli agenti schierati in tenuta antisommossa lungo via del Tritone. Che hanno risposto lanciando diversi lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Tensione nel centro di Roma per la giornata di ‘assedio’ annunciata dai movimenti per la casa in concomitanza con la Conferenza Unificata straordinaria con l’Anci convocata dal governo con l’obiettivo di definire un decreto sulle politiche abitative a livello nazionale. I manifestanti hanno spinto per oltrepassare i blindati che presidiano via della Stamperia. Alcuni di loro sono saliti sul mezzo delle forze dell’ordine tra i boati delle bombe carta. In sedici sono rimasti feriti, tra cui quattro carabinieri e due donne trasportati in ospedale dal 118 per ferite lievi o intossicazione da lacrimogeni: i quattro militari sono stati ricoverati al Santo Spirito assieme ad una manifestante, un’altra al Policlinico Umberto I. Altri 10 feriti sono stati invece medicati sul posto. Mentre sono otto i fermati per gli scontri, che i carabinieri stanno identificando. Dopo i tafferugli gli antagonisti sono tornati a Montecitorio: “Da qui non ci muoviamo”, hanno detto. ”Dal 1 gennaio 2014 partiranno due fondi operativi per far fronte all’emergenza abitativa. Un primo sarà costituito da 100 milioni di euro, per il supporto del pagamento degli affitti per i non abbienti, l’altro invece verrà dotato di 40 milioni per le cosiddette “morosità incolpevoli”, ha annunciato intanto il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Maurizio Lupi, al termine della Conferenza Unificata. Mentre il sindaco di Roma Ignazio Marino, che in sella alla sua bici ha fatto un sopralluogo per le vie del centro dopo gli scontri, ha chiesto al governo “di prendere in considerazione la sospensione degli sfratti per i nuclei più fragili, quelli con anziani, bambini e disabili, fino a quando non sarà approvato il decreto legge ed entrerà effettivamente in vigore”.Doveva essere una nuova giornata di ‘assedio’, come avevano annunciato gli antagonisti. E così è stato. La tensione è salita ancora quando diverse centinaia di persone hanno cercato di dirigersi nei pressi della colonna Antonina. Ma è in via del Tritone che la situazione ha perso il controllo: un gruppo di manifestanti ha lanciato delle bombe carta contro il cordone delle forze dell’ordine e c’è chi è salito sul tetto del blindato dei carabinieri. Il corteo dei movimenti per la casa ha fatto tappa a Fontana di Trevi poi, controllato dalle forze dell’ordine, si è diretto verso Montecitorio tra i fumogeni accesi.”Non abbiamo fatto un passo indietro. La sollevazione è permanente – ha urlato al megafono Di Vetta – qualcuno ci dia informazioni sulle persone fermate stamattina”.”Rimaniamo fino a che finisce la conferenza unificata. Poi prenderemo le nostre decisioni. Ma il 9 e il 10 novembre ci ritroveremo qui a Roma. Siamo pieni di rabbia. L’assedio è solo cominciato – ha continuato Paolo Di Letta – La violenza la fa chi ci ha messo in queste condizioni. Io guadagno 1080 euro al mese. Non ce la faccio a mandare i figli a scuola. Uno si vede buttato per la strada, come è accaduto a una signora coi suoi tre bambini, e hanno usato sei blindati, diverse macchine e gli agenti in tenuta antisommossa, quella è la violenza, non la nostra. Qui accadono cose che trasformano le persone. Anche quelli che fino a ieri non ci pensavano a scendere in piazza, adesso lo fanno perché non ci sono altre strade”. La protesta è iniziata in mattinata: a Montecitorio è stato esposto un cartellone con la scritta ‘casa’ in maiuscolo e tante piccole abitazioni disegnate intorno tra le bandiere di Asia e Usb. E appeso in fondo alla piazza una grande striscione rosso che recita ‘La casa si prende’. I Movimenti per il diritto all’abitare si sono radunati davanti a Montecitorio per muoversi in corteo in via del Tritone per poi raggiungere via della Stamperia dove si è svolta la Conferenza Unificata Straordinaria Anci a cui sta partecipando anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino. In piazza anche un gruppo di immigrati che hanno sventolato bandiere al suono dei tamburi. Presidiata dalle forze dell’ordine la zona intorno a palazzo Chigi. La questura in una nota riferisce che “dopo aver concordato con la Digos un percorso per arrivare nei pressi di via della Stamperia, i manifestanti hanno ripetutamente tentato di sfondare i cordoni delle forze dell’ordine, in particolare in via del Corso in prossimità di via delle Muratte. Le misure di vigilanza nei pressi di Montecitorio sono state rafforzate”. Tra i nove feriti, i carabineiri sono stati portati al Santo Spirito, così come una delle due manifestanti. Un’altra è stata trasferita al Policlinico Umberto I, mentre la terza, è stata medicata sul posto dagli operatori dell’Ares.I commercianti, preoccupati, hanno abbassato le serrande dei loro negozi e il traffico è andato in tilt in tutta la zona. Il corteo si è fermato prima dell’incrocio con via della Stamperia, negando l’accesso in via del Tritone sia da piazza Barberini che da via del Corso. Dopo il ‘fuggi-fuggi’ iniziale, alcuni turisti curiosi si affacciano da dietro i blindati che sbarrano la strada per guardare i manifestanti che continuano ad urlare contro il governo e chiedendo “casa per tutti”. Il centro rimane blindato dalle forze dell’ordine e sorvolata dagli elicotteri.
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Lo scorso 22 ottobre, gli attivisti dei movimenti per la casa avevano annunciato: “Abbandoniamo il presidio ma si rimanda tutto al 31 ottobre, quando ci sarà la conferenza Stato-Regioni-Comuni dove sicuramente si parlerà del piano casa. Non siamo totalmente soddisfatti da questo incontro ma aspettiamo fine ottobre e ci sarà quindi un nuovo presidio”.
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