Visco: così la nuova lotta alla Povertà della Banca mondiale
Una strategia che ha ricevuto il pieno appoggio del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, nel suo intervento al Development Committee. «Si tratta di un primo importante passo nel raggiungere il duplice obiettivo di mettere fine alla povertà estrema e promuovere una prosperità condivisa», ha detto Visco, spiegando che il nuovo piano delineato dal presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim – che si fonda sulla suddivisione in 14 aree invece che in fondi e interventi Paese per Paese –, è il primo realizzato «per rendere l’istituto più efficiente» e che dovrà essere finanziato «senza chiedere un nuovo aumento di capitale e mantenendo un profilo di rischio prudente».
«La nuova strategia è un’opportunità di ripensare il bilancio fra il desiderio di rispondere alle domande dei Paesi e la necessità di offrire servizi di qualità superiore per lo sviluppo». L’obiettivo di sconfiggere la povertà secondo Visco è raggiungibile ma solo con una strategia che si basi su progetti accuratamente selezionati, ispirati a bisogni specifici e in linea coi piani di sviluppo del Paese. La scarsa selettività negli interventi del passato «ha provocato negli anni recenti una riduzione dei volumi dei prestiti concessi e un declino della qualità dei progetti».
Related Articles
UNA PATRIMONIALE PER RILANCIARE IL PAESE
Caro Direttore, l’Europa si affaccia al tema della crescita e pone domande all’Italia dove il Governo ha prodotto manovra su manovra politiche recessive; e anche se adesso lancia annunci, bisogna constatare che piani decennali e decreti sono fuori tempo massimo e privi di risposte efficaci. Il Governo rappresenta gran parte del problema: la sua uscita di scena è condizione per recuperare credibilità sui mercati.
Agenzie di rating troppo potenti Un rischio per le nostre democrazie
Se il rischio declassamento ha sfiorato la Francia, nonostante le nervose rassicurazioni di Sarkozy, è ipotizzabile che nessun Paese (forse, a questo punto, nemmeno la Germania) possa sentirsi al riparo da un giudizio destabilizzante delle agenzie di rating.
Il reddito del controllo sociale: un sussidio di povertà in cambio di lavoro obbligatorio
La Camera approva, in seconda lettura, il decreto “reddito-quota 100”. Entro il 29 marzo il Senato dovrà approvarlo in via definitiva