«Alitalia non è la Cenerentola di Air France»

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PARIGI — Nell’assemblea straordinaria di oggi i soci Alitalia dovrebbero varare l’aumento di capitale da 300 milioni di euro che nel piano messo a punto con il governo venerdì si accompagna a 200 milioni di nuove linee di credito. Ma tutto è ancora da stabilire quanto al peso dei diversi azionisti, soprattutto per quanto riguarda il ruolo cruciale di Air France-Klm.
Nelle ultime ore è continuato il braccio di ferro tra Roma e Parigi e ieri il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha ribadito l’esigenza italiana di non svendere la compagnia e il suo importante bacino di clienti. «Alitalia non può fare la Cenerentola, è un pilastro fondamentale dell’alleanza con Air France-Klm — dice Lupi —. In questa alleanza ci devono essere Parigi, Roma e Amsterdam. Questo è il lavoro che dobbiamo fare, mentre l’azienda dovrà risanare, fare un nuovo piano industriale e cercare le sinergie industriali».
Da una parte, Air France-Klm esita a mettere i soldi nel piano di salvataggio che pure venerdì ha votato, perché prima vorrebbe garanzie su cambio di management e di piano industriale (niente nuovi voli a lungo raggio e rinuncia all’acquisto di nuovi aerei). Dall’altro, il governo italiano teme che Air France-Klm approfitti della difficile situazione di Alitalia ponendo condizioni sempre più dure , con l’obiettivo di incorporarla a basso prezzo e usarla poi solo nelle rotte a corto raggio, alimentando i propri hub di Parigi Charles de Gaulle e Amsterdam Schipol.
Per questo ieri il ministro Lupi ha parlato del vincolo che obbliga — per ora — Alitalia a privilegiare Air France-Klm come partner straniero: «Mi auguro che Air France faccia l’aumento di capitale, altrimenti passerebbe dall’attuale 25% al 10-11% e non potrebbe più esercitare i vincoli del patto parasociale. A quel punto noi lavoreremmo per individuare altri partner internazionali».
Se Air France-Klm non pagherà i 75 milioni necessari per restare in Alitalia al 25%, la sua quota verrà diluita e perderà il diritto di veto. Pochi giorni fa il presidente Alexandre de Juniac ricordava che «Air France ora è salva ma ha rischiato di morire», e non è detto che sia in grado di partecipare al salvataggio di un’altra compagnia. Varato il piano nell’assemblea di oggi, i soci avranno poi 30 giorni per decidere con quale quota partecipare all’aumento di capitale. Air France-Klm sembra determinata a usare tutto il tempo a sua disposizione.
Stefano Montefiori


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