Parte il riassetto Finmeccanica Fsi entrerà in Ansaldo Energia
GENOVA — Per Ansaldo Energia, l’azienda genovese del gruppo Finmeccanica leader nella realizzazione di centrali elettriche, è arrivato il giorno decisivo. Oggi verrà sancito di fatto il passaggio di consegne che ne cambierà gli assetti proprietari, mantenendo il pacchetto di maggioranza in mano
italiana, ma allo stesso tempo aprendo la porta all’ingresso di un nuovo partner industriale.
Nel pomeriggio, dopo l’incontro fra il management di Finmeccanica e i sindacati nazionali, il cda del gruppo guidato da Alessandro Pansa esaminerà i dettagli dell’operazione. Che avrà almeno due distinti momenti. Oggi si dovrebbe procedere con il voto sulla proposta
di Cassa depositi e prestiti che attraverso il Fondo strategico italiano intende salire nel capitale di Ansaldo Energia fino all’85% del capitale, rilevando il 45% nelle mani dell’attuale socio di minoranza, il fondo americano First Reserve, e limando quella di Finmeccanica, che dall’attuale 55% dovrebbe scendere al 15%. Un’operazione del valore economico attorno al miliardo di euro, visto che il 100% di Ansaldo Energia era stato valutato
1,3-1,4 miliardi. Il passo immediatamente successivo sarebbe l’avvio da parte del Fondo strategico italiano della trattativa con i coreani di Doosan, da tempo interessati all’alleanza con Ansaldo Energia e nei mesi scorsi pronti anche a rilevarne la maggioranza assoluta. Il governo Letta, che controlla Finmeccanica attraverso il Tesoro, ha così accolto la richiesta arrivata dal sindacato e dal Pd di mantenere la maggioranza in mani italiane.
Così sarà per Ansaldo Energia e così anche per l’altro comparto dei trasporti, in cui Finmeccanica intende ridurre la propria presenza. Qui il percorso, che potrebbe pure essere esaminato oggi, sarà differente. L’operazione riguarda le controllate Ansaldo Sts e Ansaldo Breda. Tenuto conto che il Fondo strategico italiano non può entrare in società in perdita, come Ansaldo Breda, si punterà a scorporare contratti e poste in perdita (come i contratti
in Belgio-Olanda e in Danimarca) lasciandole dentro Finmeccanica, così da consegnare al nuovo alleato straniero un settore trasporti profittevole e con conti in ordine. Anche in questo caso Finmeccanica avrebbe già individuato il possibile partner nel business dei trasporti, i giapponesi di Hitachi Rail che verrebbero preferiti a General Electric, che pure avevano manifestato interesse all’alleanza.
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