Siria. Quello che il rapporto dell’Onu non dice

by Sergio Segio | 17 Settembre 2013 16:52

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Il 91 per cento dei campioni di urina e l’85 per cento dei campioni di sangue prelevati nella zona colpita infatti contengono tracce di gas sarin. Gli ispettori dell’Onu non hanno detto chi ha usato le armi chimiche, perché stabilire la responsabilità dell’attacco non rientrava tra i loro compiti. Ma dai dettagli emersi nel rapporto, fa notare il Washington Post, sembra che sia stato il regime di Bashar al Assad. Il quotidiano ha riassunto la questione[1] in cinque punti.

Cos’è il gas sarin. Il gas sarin è stato scoperto alla vigilia della seconda guerra mondiale in Germania. È stato usato anche per l’attentato nella metropolitana di Tokyo nel 1995.

Oltre all’inalazione, basta un semplice contatto del gas con la pelle per bloccare il sistema nervoso e provocare la morte per arresto cardiorespiratorio. La dose letale è mezzo milligrammo per un adulto, e la sostanza è incolore e inodore.

Il conflitto in Siria è cominciato nel marzo del 2011. Finora, secondo l’Onu, ha causato più di 100mila morti, di cui circa la metà sono civili. I profughi sono due milioni, mentre gli sfollati rimasti nel paese sono 4,5 milioni.

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Endnotes:
  1. ha riassunto la questione: http://www.washingtonpost.com/blogs/worldviews/wp/2013/09/16/the-u-n-chemical-weapons-report-is-pretty-damning-for-assad/

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2013/09/siria-quello-che-il-rapporto-dellonu-non-dice/